I papi e la massoneria. Nuova ediz.

A me è piaciuto molto questo libro perché la signora Pellicciari è intelligente e brava ad esporre fatti storici, inserire i documenti e le testimonianze che avallano le sue teorie; d'altra parte è una storica e sa fare il suo lavoro. Nondimeno non vedo come si possa non notare che l'atteggiamento della Chiesa nei confronti dei protestanti, della possibilità di diffondere la lettura della Bibbia presso il popolo e della libertà e diffusione della stampa fosse effettivamente di chiusura e arroganza (perché dar da leggere la Bibbia agli uomini rozzi? perché il dibattito e la libera discussione se si possono mettere i libri sgraditi all'indice?). Ma la Pellicciari, anche lei, è di parte, invocare il braccio secolare e l'intervento dei prinicipi cristiani per arrestare i massoni e bruciare i libri proibiti non rende certo i Papi simpatici, con la loro mania che i rozzi non devono leggere le Scritture se no capiscono quello che vogliono...e poi questi principi cristiani (i loro diletti, dilettissimi, figli, quelli si che se li volevano arruffianare non i rozzi) beh, per quel che ne so io erano più massoni loro dei banchieri. E' finita male, ma certe volte penso che se lo siano meritato. P.S. Non che io abbia simpatia per la Massoneria, è che a me leggere l'Antico Testamento piace e il Clero che si scoccia della plebe che vuole spiegazioni no. Per il resto, w Daniele Comboni, carinissima la testimonianza su Teodoro il massone pentito ammazzato tagliandogli la giugulare. Fate un film.

Analoghi lavori sul tema sono stati pubblicati recentemente, segno di una crescente attenzione nei confronti del fenomeno. Rispetto al lavoro di Morghen edito da Solfanelli ("La perdutissima setta"),la presentazione di mons.Luigi Negri qui evidenzia un'opzione a favore della continuità dei pronunciamenti ecclesiastici in materia. Non si deve, quindi, concludere che la massoneria venga oggi pacificamente accettata dalla Chiesa, anche se la frequenza degli interventi sul tema è certo diminuita ed il livello dei pronunciamenti ecclesiastici è cambiato, non attingendo più al massimo livello.