Papà, fammi una promessa. Un anno di speranza, sofferenza e determinazione

Il 46° Presidente degli Stati Uniti d'America ci racconta uno degli anni che hanno gravemente segnato la sua esistenza, il 2015, in cui il suo figlio primogenito Beau, si ammala e muore di cancro. Un dolore questo, che egli purtroppo conosce bene fin dal 1972, quando sua moglie Neilla e i tre figli furono vittime di un incidente d'auto, che causò la morte della stessa e della figlia più piccola, Naomi Christina, di soli 13 mesi, ed il grave ferimento degli altri due figli, Beau ed Hunter. L'autore descrive con un intreccio di vita privata ma anche pubblica, come la vita lo abbia messo spalle al muro, ripercorrendo le strazianti tappe della lotta di Beau; la difficile decisione di non candidarsi a Presidente nel 2016; il gravoso ma gradito lavoro come vicepresidente di Barack Obama; la gestione di gravi crisi internazionali come quelle in Iraq, Ucraina e America Centrale. Un disegno della personalità di un uomo - politico che, non privo di esperienza e competenze, è degnamente diventato leader della forse più grande potenza economico - militare della Terra.

Questo libro l'ho acquistato dopo la proclamazione di Joe Biden come 46° Presidente degli USA. E' un libro molto toccante, dove l'umanità democratica usa emerge pagina dopo pagina.. E' stato particolare leggere questo libro in contemporanea con 'Io sono Malala?. Due vite diverse, ma vissute intensamente. Questo libro lo vorrei consigliare a tutti, E' toccante vedere e leggere la vita di una persona normale, all'apice della vita politica.

Bel libro, un Biden nascosto ed umano che raccolta la dolorosa esperienza della perdita prematura del figlio unitamente all'evolversi della sua carriera politica negli anni più importanti con il raggiugimento della carica di vice presidente sotto Obama. Una famiglia molto unita, un grande coraggio, tanta umanità. Mi sono a tatti commossa. Vale la pena.