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UNA PROPOSTA PER IL NOSTRO TEMPO Il termine “Paideia” racchiude in sé l’ideale della formazione, rivolta in particolare all’educazione del ragazzo (in greco “pais”). In merito a tale argomento, inerente la riflessione pedagogica, lo scrittore Antonio Tedde, dopo “Punti Luinosi, Alla ricerca della verità assoluta e Nella giungla della vita”, offre ai lettori più sensiili a questi temi, un nuovo breve ma sostanzioso saggio “Paideia e Sophia – Educazione e Conoscenza- Come sopravvivere ai vizi”. Un vero e proprio vademecum di etica e di “modus vivendi”; un manuale filosofico di buona creanza per giovani e adulti del nostro tempo. Ma il Tedde si spinge oltre, perché esalta l’opera duale tra “Paideia e Sophia”, puntualizza il nesso tra “Educazione e Conoscenza” e descrive le connessioni e gli aspetti che si dipanano nell’azione proiettata verso la formazione e la conoscenza. Infine, nel quotidiano turbinio sociale e comportamentale di tante persone, proclama un nuovo decalogo etico: “Come sopravvivere ai vizi”. Egli non si lascia travolgere dagli avvenimenti e dalle dicerie. Col suo dire e filosofare schietto, con la sua acutezza nelle valutazioni (pregio che non è di tutti), con la sua nitidezza discorsiva e della scrittura, costruisce un prezioso e conciso lavoro denso di concetti e di insegnamenti pedagogici. Inoltre non inclina mai verso uno sconsolato pessimismo, ma, castigando i nuovi vizi, sa coniugare rimpianto e speranza, problematicità e fiducia nell’uomo; riesce cioè a sottrarsi sia alla retorica della esaltazione sia a quella del disfattismo. Significativo risulta l’atteggiamento che assume sulla deriva dei comportamenti, ai quali contrappone la necessità di conoscere se stessi e di avere un freno morale. Vittorio PIRAS – Cagliari. (Critico letterario)
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