Una pace da costruire. I socialisti britannici e il federalismo

Nata nel 1938 a Londra per iniziativa di alcuni giovani intellettuali, la Federal Union promosse a partire dagli ultimi anni trenta e nel corso dei primi quaranta la causa federalista. Vi aderirono studiosi e politici, tra i quali William Beveridge, Friederich von Hayek, Lionel Robbins, Clement Attlee, Leonard Woolf, Barbara Wootton. Alla Federal Union Castelli ha dedicato un libro che, fornite alcune informazioni sulle circostanze della sua nascita, si concentra soprattutto sulle proposte e i progetti che i più autorevoli esponenti del gruppo elaborarono. A seguire da vicino l'intensa discussione teorica e programmatica sviluppatasi dentro la Federal Union, emerge la difficile coesistenza di un'ala rigorosamente liberale (rappresentata da Hayek) e una socialista. Più in generale, furono numerose e complesse le differenze di punto di vista tra "mondialisti" ed europeisti, liberisti e pianificatori, sostenitori di forme diversamente ampie di sovranità federale. Rimase come punto comune la convinzione che senza un qualche tipo di governo sovranazionale (frutto di una cessione di sovranità da parte dello stato nazionale) non ci sarebbe stata una pace duratura. I progetti elaborati dai membri della Federal Union rimasero sostanzialmente irrealizzati. Influenzando però importanti esponenti del federalismo europeo, tra cui, fa notare Castelli, gli autori del Manifesto di Ventotene.

Luciano Marrocu