L'ospite

Penultima traduzione italiana di Nicci French (nel 2004 è uscito anche Una stanza nel buio), L'ospite ammicca in modo visibile a quel genere di thriller qualificato come "psicologico". Di psicologico vi è sicuramente il puntiglioso monitoraggio che l'autrice compie sulle emozioni e i sentimenti della protagonista, la volitiva dottoressa Samantha Laschen, da poco trasferitasi da Londra sulla costa dell'Essex con la figlioletta Elsie. La donna è specialista in disturbi postraumatici. Per questa sua competenza le viene quasi imposto dalla polizia di ospitare in casa propria Finn Mackenzie, che, come il lettore viene a sapere dalle prime pagine, è un'adolescente segnata tragicamente dal massacro dei propri genitori. Com'è prevedibile, l'intrusione della giovane ospite non lascia immutato il già precario equilibrio familiare della dottoressa. E a questo punto s'insinua nella trama l'inserto noir, il cui piglio inizialmente sembra promettere alta tensione, mentre si affievolisce a poco a poco sotto il peso dell'infittirsi degli eventi, sempre più slegati dall'indagine psicologica, che si fa digressiva e spesso fine a se stessa. Dall'arrivo della ragazza all'epilogo dell'intera vicenda vengono compiuti tre omicidi e, tra animalisti stizziti e rischiose uscite in barca a vela, la protagonista scopre l'identità dell'assassino e l'esistenza di un complice. Ma il tutto viene raccontato in modo piano, con limitati guizzi di suspense, lasciando irrisolte alcune questioni nodali. Domina una sensazione di incompiutezza, sebbene risalti l'eleganza dello stile.

Rossella Durando