L'ospite di Dracula

Non ho "scoperto" il piacere della lettura nè l'esistenza di Stoker grazie al "fenomeno" Twilight. Ho letto Dracula da adolescente, l'ho riletto da adulta ed è capitato che sì, avessi voglia di approfondire la conoscenza di questo autore che, attingendo un po' qua, (v.in Verne, Il Castello dei Carpazi), e un po' di là, (v.in Polidori, Il Vampiro), aveva dato corpo alle paure di una società e di un'epoca, per dirla molto succinta in maniera veramente spiccia. Purtroppo, però, se Stoker non è stato un autore particolarmente prolifico, ancor meno sono state le case editrici (italiane) che si sono preoccupate di pubblicare quanto c'era. A cosa sia dovuta l'improvvisa inversione di rotta è facile da immaginarsi, quel che risulta meno giustificabile è il prezzo: iniustificato ed ingiustificabile. Se La Coppa di Cristallo è un furto legalizzato, L'Ospite di Dracula non è da meno: 64 pagine in caratteri Arial grandezza 14, signori miei, 64 pagine inclusi "introduzione" (ridicola), "illustrazioni" (imbarazzanti) e copertina (drammaticamente brutta), 64 pagine al modico prezzo di quasi 4 euro per un formato che, tra l'altro, nella mia mano ci sguazza, (e non ho le vanghe). A questo punto, è lecito porsi una domanda: PERCHE'?? Ecco. Riflettiamoci tutti quanti, ma proprio tutti. Il "racconto", (fa' ridere anche a chiamarlo così vista la sua brevità), alla fine, merita anche: Stoker ha uno stile accattivante. Ma a quel prezzo.. Fate prima ad andare in libreria muniti di una pagina di quaderno e ricopiarvelo a mano nel giro di 7 minuti.