Oscar Niemeyer. Il palazzo Mondadori. Ediz. illustrata

Benché questo studio segni una doppia ricorrenza (il centenario della nascita di Oscar Niemeyer e il centenario della fondazione della casa editrice Arnoldo Mondadori), non vi è, in esso, nulla di formale o agiografico. È la documentazione, molto accurata, di una delle opere architettoniche più importanti, realizzata alle porte di Milano, nei primi anni settanta. Con una tonalità simbolica ed estetica che non potrebbe essere più lontana dalla memoria stereotipata di quegli anni. I cinque piani dell'edificio, dalle facciate trasparenti, sono come sospesi, all'interno di una struttura che è formata dalla successione di due infilate prospettiche di archi parabolici uno diverso dall'altro. Nell'accogliere il palazzo, Zevi intitola ai Pilastri dell'editoria. Bernard Huet parla di un "graphisme évident et superbe", Giogo Muratore, su "Casabella", sottolinea un'intenzionalità precisa nel "dare spettacolo", di un'architettura diversa da tutte quelle del tempo. I numerosi commenti che accompagnano l'inaugurazione (peraltro sottotono) aiutano a mettere a fuoco la sintonia tra architetto e cliente. Un cliente (Arnoldo Mondatori e il figlio Giorgio) affascinato dal lavoro di Niemeyer a Brasilia alla metà degli anni sessanta. E un architetto di notorietà assoluta per l'originalità del suo lavoro come per le prese di posizione politiche che gli rendono difficile, dopo il colpo di stato del 1964, proseguire il suo lavoro in Brasile. Il libro ricostruisce la vicenda della progettazione e della realizzazione della sede della Mondadori con documenti inediti e le belle immagini fotografiche di Roland Halbe.
  Cristina Bianchetti