Orrore vesuviano

Libro particolare, piacevole e scritto bene, non avevo mai letto niente dell'autore e ne sono rimasto affascinato. Il racconto attraversa in modo sorprendente una terra bellissima, abitata da gente, che nonostante le apparenze, trasmette una umanità fantastica e sconosciuta ai più. Gli orrori narrati sono il cancro che sta divorando la nostra società, e l'aver concentrato il tutto alle falde del Vesuvio, è un grido di speranza. La rinascita può solo arrivare dove i valori ancora sono coltivati, e che al di là delle credenze e della cattiva pubblicità alimentata da falsi moralismi, da quelle terre può arrivare un moto di rinascita che diventa la speranza delle giovani generazione e del paese intero.

Derogando dal mio principio"solo libri e autori importanti"(oramai non sono più un ragazzo e ho letto moltissimo)mi sono fatto trascinare nella lettura da una critica molto favorevole al libro su un giornale specializzato. Debbo dire purtroppo. Non è che il romanzo non si meriti la sufficienza ma la lettura è poco godibile: una continua ricerca dell'ironia e della battuta, una trama ingarbugliata , che si vuole dipanare lentamente ma che, visti anche i pochi personaggi significativi, si intuisce abbastanza presto e toglie ogni sapore del "giallo", un titolo assolutamente inadatto a un paese improbabile tolgono quello che c'è di buono nello scrivere di F: Costa. Si badi che di buono ce ne è, peccato che spesso si perda nei problemi sopra accennati.E'molto interessante l'enfatizzazione che si vuole dare a un mondo malavitoso che permea tutto il paese ma che spesso corrisponde alla vera realtà di molte località ( Sud,Est,Ovest,Italia, Europa, Mondo);è molto efficace la realtà vista ed elaborata da un bambino di 10 anni che peraltro ragiona con la razionalità della madre condannata per la sola colpa della sua bellezza e della sua nascita in quel luogo " fetente". Chiari e scuri dunque, luci ed ombre in un romanzo leggibile magari senza troppo impegno nè aspettative Direi 3/5