L' «Onomasticon» di Giulio Polluce. Tra lessicografia e antiquaria

La retorica non può non avvalersi di un'abbacinante eloquenza. Eloquenza che, indubitabilmente, era propria del grammatico greco Giulio Polluce; quale oratore incontenibile divenne presto acerrimo nemico di Luciano, che osava dipingerlo come uno smargiasso vanitoso, negligente e disimpegnato. L'impressionante raccolta che va sotto il nome di "Onomasticon" è suddivisa in dieci libri, metodicamente archiviati per argomento, lemmi, e proposizioni attiche. Ad un occhio più attento, però, la spropositata quantità di notizie apparirà come un babelico insieme di dati, delle volte, di difficile catalogazione. Gli autori del presente testo, a mio avviso, hanno tentato di far prevalere l'aspetto linguistico su quello documentaristico. L'esperimento è in parte riuscito, soprattutto quando essi analizzano gli scritti desunti dai grammatici d'età ellenistica ed imperiale.

La retorica non può non avvalersi di un'abbacinante eloquenza. Eloquenza che, indubitabilmente, era propria del grammatico greco Giulio Polluce; quale oratore incontenibile divenne presto acerrimo nemico di Luciano, che osava dipingerlo come uno smargiasso vanitoso, negligente e disimpegnato. L'impressionante raccolta che va sotto il nome di "Onomasticon" è suddivisa in dieci libri, metodicamente archiviati per argomento, lemmi, e proposizioni attiche. Ad un occhio più attento, però, la spropositata quantità di notizie apparirà come un babelico insieme di dati, delle volte, di difficile catalogazione. Gli autori del presente testo, a mio avviso, hanno tentato di far prevalere l'aspetto linguistico su quello documentaristico. L'esperimento è in parte riuscito, soprattutto quando essi analizzano gli scritti desunti dai grammatici d'età ellenistica ed imperiale.

La retorica non può non avvalersi di un'abbacinante eloquenza. Eloquenza che, indubitabilmente, era propria del grammatico greco Giulio Polluce; quale oratore incontenibile divenne presto acerrimo nemico di Luciano, che osava dipingerlo come uno smargiasso vanitoso, negligente e disimpegnato. L'impressionante raccolta che va sotto il nome di "Onomasticon" è suddivisa in dieci libri, metodicamente archiviati per argomento, lemmi, e proposizioni attiche. Ad un occhio più attento, però, la spropositata quantità di notizie apparirà come un babelico insieme di dati, delle volte, di difficile catalogazione. Gli autori del presente testo, a mio avviso, hanno tentato di far prevalere l'aspetto linguistico su quello documentaristico. L'esperimento è in parte riuscito, soprattutto quando essi analizzano gli scritti desunti dai grammatici d'età ellenistica ed imperiale.