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On Touching-Jean-Luc Nancy - Jacques Derrida - cover
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On Touching-Jean-Luc Nancy - Jacques Derrida - cover
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Descrizione


Using the philosophy of Jean-Luc Nancy as an anchoring point, Jacques Derrida in this book conducts a profound review of the philosophy of the sense of touch, from Plato and Aristotle to Jean-Luc Nancy, whose ground-breaking book Corpus he discusses in detail. Emmanuel Levinas, Maurice Merleau-Ponty, Edmund Husserl, Didier Franck, Martin Heidegger, Francoise Dastur, and Jean-Louis Chretien are discussed, as are Rene Descartes, Diderot, Maine de Biran, Felix Ravaisson, Immanuel Kant, Sigmund Freud, and others. The scope of Derrida's deliberations makes this book a virtual encyclopedia of the philosophy of touch (and the body). Derrida gives special consideration to the thinking of touch in Christianity and, in discussing Jean-Luc Nancy's essay "Deconstruction of Christianity," devotes a section of the book to the sense of touch in the Gospels. Another section concentrates on "the flesh," as treated by Merleau-Ponty and others in his wake. Derrida's critique of intuitionism, notably in the phenomenological tradition, is one of the guiding threads of the book. On Touching includes a wealth of notes that provide an extremely useful bibliographical resource. Personal and detached all at once, this book, one of the first published in English translation after Jacques Derrida's death, serves as a useful and poignant retrospective on the work of the philosopher. A tribute by Jean-Luc Nancy, written a day after Jacques Derrida's death, is an added feature.
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Dettagli

Meridian: Crossing Aesthetics
2005
Paperback / softback
400 p.
Testo in English
229 x 152 mm
522 gr.
9780804742443

Conosci l'autore

Jacques Derrida

(El-Biar, Algeria, 1930 - Parigi 2004) filosofo e saggista francese. Docente dal 1965 di storia della filosofia all’École normale supérieure di Parigi, è stato dal 1984 direttore di studi all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. Ha insegnato in molte università americane, tra cui Yale. Al 1967 risalgono le prime opere importanti, caratterizzate da uno stile metaforico e spesso oscuro, molto diverso da quello della tradizione filosofica francese: La voce e il fenomeno (La voix et le phénomène, 1967); Della grammatologia (De la grammatologie, 1967); La scrittura e la differenza (L’écriture et la différence, 1967). D. riprendendo in modo personale la nozione di differenza ontologica di M. Heidegger (l’irriducibilità dell’essere agli enti o alla loro somma), ha sostenuto che...

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