Omelie

Può esistere il Verbo se non immerso nella concretezza delle vicende umane? Questa la domanda cardine su cui sembrano articolarsi e dipanarsi le riflessioni di Mazzanti. In questa "antologia" di omelie viene offerto al lettore uno sguardo lucido, attento, essenziale sulla fragilità umana, qui intesa come l'unica filigrana possibile attraverso cui leggere l'escatologia dell'intera storia del mondo. Di più. Proprio la fragilità 'qui ed ora' e la ferita 'qui ed ora' divengono occasione perché l'infinita Misericordia possa operare, manifestandosi in tutta la sua abbondanza e sovrabbondanza. Per grazia e solo per grazia l'uomo si salva. Non per altro. Non per le opere, non per la condotta, non per la semplice osservanza di precetti e norme: è solo a partire dal suo 'cuore', dall'intimo riconoscersi Figlio, che l'uomo può abbandonarsi all'infinita tenerezza del Padre che, pazientemente e -oserei dire- irrimediabilmente, lo desidera, lo aspetta, lo ama. La fede cristiana rimane incontro tra un "io" ed un "tu" che, insieme al respiro dello Spirito Santo, diventano un "noi", una danza. Una danza che ha il sapore e la sostanza dell'eternità.