Oltre la poesia

Questo volume di versi di Franco Aste non solo si presenta come una scelta antologica dei suoi precedenti dieci libri, ma anche con un proprio carattere di originalità. Nell'introduzione, don Giovanni Costantini parla dello stile di Aste come di un “verseggiare gaudioso... lingua corale... forme aguzze, talora spigolose e sempre lapidarie”. E commentando i contenuti, aggiunge: “Poesia didascalica, di larga e profonda Moralità... tesa nell'ansia cosmica verso la fratellanza universale, nella Speranza che non potrà deluderci”. Lo conferma Aste stesso nella “Confessione” finale, in cui ribadisce la sua fede fermissima in Cristo, e la sua volontà di comunicare ai lettori il messaggio d'amore e di pace del Vangelo. Ecco dunque alcuni dei versi che più vibrano di intensità religiosa e di ansia missionaria: “Il Verbo, sin dall'inizio, / è eterna gestazione di grazia”; “Il desiderio mio più intimo, / Signore, è che Tu faccia di me / un uomo nuovo, una / possibile Tua dimora”; “Dall'amore / alla vittoria / sulla morte. // Dal nulla della morte / al tutto / di Dio”. Ma sono toccanti anche le parole gravide di riconoscenza e ammirazione per il miracolo della Poesia, dono troppo trascurato dagli uomini e invece premio e consolazione per l'anima: “Poesia per me / è abitare lo stupore: / quello che fissa l'ago / della mia bussola interiore / sulla gioia!”. E nel suo dialetto trentino: “Voria / podér liberàr / la fantasia / e penetràr / la poesia / con l'esenza / de l'armonia. // Voria / podér fonder / l'anima int'el corpo / e sonàr / sul pian del sentiment / 'na sinfonia / arcana e tuta mia”. Un lessico semplice, quotidiano, quello usato da Franco Aste nei suoi versi: parole scarne ma forti, a cui affida un messaggio teso sempre alla comunicazione fraterna, a trovare una luce che sappia illuminare anche il buio più doloroso, offrendo speranza, conforto e incoraggiamento in chi legge.