Oltre le mura del mondo. Immanenza e trascendenza nell'opera di J.R.R. Tolkien

L’ho trovato un saggio ben fatto e ben studiato, che riflette tutta la vasta preparazione accademica dell’autore, il suo rigore di studioso e la sua invidiabile cultura. Traspare anche un rispetto assoluto delle fonti, che per certi versi potrebbe talvolta apparire castrante per gli slanci esegetici (limitando forse il raggio d’azione delle interpretazioni) ma che al contempo rivela la serietà di Costabile come filologo e il suo amore per gli autori presi in esame. Non posso dire di condividere sempre le posizioni ideologiche dell’opera, in particolare perché manifestamente improntata su un Cristianesimo cui non aderisco (ma questo chiaramente non è un difetto del libro) e perché talvolta tende a dare - questa almeno l’impressione- maggior valore o maturità teologica al pensiero di tipo trascendente, che personalmente preferisco invece considerare come imprescindibile contraltare di un altrettanto maturo e profondo immanentismo. Sono tante e variegate le fonti mitologiche e letterarie sapientemente prese in esame e “intrecciate” dalle dita di Costabile, in un arazzo che non smette di porre in risalto l’incondizionato amore per l’opera del Professore e per esteso la lingua, la traduzione e la poesia. L’auspicio è di vedere magari in futuro ulteriori approfondimenti di Costabile che esplorino maggiormente il livello di lettura “sub specie interioritatis”, l’unico sentiero ermeneutico che avrei preferito trovasse maggior respiro in questa analisi.