Oltre i campi, dove la terra è rossa. Canti d'amore e d'estasi dei Baul del Bengala

Il volume e’ un attento e curato esame antropologico sui baul del Bengala e le loro pratiche religiose. Si tratta d’un saggio importante e che colma una grave lacuna: nulla prima d’ora s’era prodotto in italiano sulla straordinaria vicenda della mistica bengalese dei baul. Accoppiando competenza scientifica a chiarezza espositiva, Fabrizio Ferrari delinea con sapienza il farsi storico della mistica integrativa indo-musulmana dei baul influenzata tanto dalle confraternite sufiche quanto dalle correnti devozionali vishnuite. La religione dei baul e’ una via mistica di grande vitalita’. Molti dei canti dei maestri baul che l’autore ci propone in questa raccolta sono tratti dalla tradizione vivente di questi ‘pazzi di Dio’ testimoni della ‘religione dell’Uomo’. I baul –attraverso un comportamento scandaloso - declinano la liberta’ e imprevedibilita’ dell’asceta supremo, inebriantesi nell’Assoluto. La naturale spontaneita’ e’ la cifra ultima dell’essere baul: la loro vita e’ il loro messaggio, la condotta quotidiana veicola l’insegnamento piu’ profondo. All’introduzione seguono le belle traduzioni dal bengali di 50 canti baul, ove l’autore riesce a sposare la fedelta’ alla lettera del testo senza sacrificare l’incanto della sua poeticita’. Il fraseggio musicale che accompagna il canto prende lo spunto dai raga piu’ popolari della tradizione della musica classica indiana, evocando il lamento, il vero e proprio struggimento dell’anima del devoto che anela all’annullamento in Dio. Ciascun canto e’ corredato di preziose e particolareggiate note esplicative, imprescindibili per un apprezzamento compiuto d’ogni testo dal momento che le delicate immagini poetiche si compiacciono spesso d’una lingua ad uso degli iniziati. Si tratta di poesie splendide, ove erompe l’afflato mistico d’una via spirituale che mira a sottolineare l’unicita’ di Dio e la fratellanza tra gli uomini.