Ogni giorno solo tu

Questo libro mi ha fatta entrare nel loop temporale e sono stata travolta dagli eventi non riuscendo a smettere di leggere, volevo sapere cosa succedeva. Ottimamente scritto, ti fa vivere l'angoscia dello svegliarsi e rendersi conto di dover rivivere lo stesso giorno. Come rompere il loop? Posso rimediare a dettagli o azioni compiute in quel giorno? E domanda che ritorna in molti film e libri, se potessi cambiare ciò che ho fatto-detto, cambierebbe anche il corso della giornata-vita (mia, ma anche degli altri)? Quante conseguenze hanno come mi muovo nel mondo? E c'è davvero un legame invisibile che ci lega a qualcuno? In questo romanzo di fantasia c'è anche vita reale, sogni, drammi, piccole felicità. Il ritmo è veloce, dopo la metà libro è velocissimo, per poi rallentare di colpo nel gran finale (finirà bene?finirà male? Ai lettori scoprirlo..). Da non trascurare le tantissime citazioni cinematografiche, assolutamente apprezzate! Lettura consigliata ai ragazzi, ma anche agli adulti. Libro molto valido anche come spunto dibattito per gruppo lettura

Meg, aspirante fumettista, ed Eric, nerd ipercinefilo. Dal titolo si potrebbe pensare a una storia d'amore già in piena fioritura... E invece no: "Ogni giorno solo tu" è da intendersi in senso letterale, perché Meg ed Eric, che ancora non si conoscono, si ritrovano bloccati in un loop temporale che li costringe a rivivere perennemente il 27 aprile. Giornata per altro sfortunata per entrambi: Meg viene lasciata proprio in corrispondenza del primo mesiversario ed Eric cerca invano di conquistare la compagna da cui è stregato. Ai piccoli problemi di cuore si aggiungono naturalmente quelli con la famiglia, gli amici, i compagni e gli insegnanti, nel contesto di una visita didattica al Museo del cinema di Torino. Setting perfetto per un romanzo che procede (con mia somma gioia) a suon di citazioni (una in particolare ha sciolto la carbonite in cui ho sigillato il mio cuore... *hint hint hint* 😉 ) e di lezioni di coraggio, di scelte e di vita. Il loop temporale, qui ottimamente gestito, assolve la sua funzione più tipica: insegnare ai protagonisti cosa conta veramente. L'espediente che a mio avviso rende ancora più fruibili le dinamiche, come in altre opere "ad anello" (la serie Russian Doll, qui giustamente citata, ma anche Tru Calling) è la presenza di due personaggi legati dal loop, loro e solo loro. Così, 27 aprile dopo 27 aprile, Eric e Meg scoprono l'uno dell'esistenza dell'altra e si votano alla missione (quasi) impossibile di trovarsi nonostante l'universo li osteggi (non per niente Eric adora Kimi no na wa / Your Name). La scrittura scorrevole e "relatable" di Elisa Modugno e Daniele Nicastro rende la lettura ancora più piacevole, anche per la scelta degli autori di dividersi le voci di Meg ed Eric (il romanzo è narrato in prima persona, a capitoli alterni) per poi convergere nella parte finale.