L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La diplomatica in pensione aggiunge un nuovo testo antioccidentale ai precedenti dell'editore. In particolare è completamente errata la sua visione dei rapporti tra Federazione Russa ed Occidente. Se l'autrice applicasse alla Russia le critiche ingiuste che riversa sull'Occidente, avrebbero senso. È il regime di Putin che manifesta disegni imperialistici ed espansionistici. Se la NATO aveva accolto stati che volevano protezione dalla Russia, che conoscono da secoli come potenza imperialista ed aggressiva nelle sue versioni zarista e sovietica (in passato aveva annesso le repubbliche baltiche, una gran parte della Polonia, territori della Finlandia etc.) Putin ha potenziato l'arsenale missilistico e nucleare e si avvale di numerose truppe mercenarie, perché ha disegni imperialistici ed aggressivi in diverse parti del pianeta: Europa, Artico, Africa, Mediterraneo etc. Putin non era soddisfatto dei confini con cui la Federazione Russa era diventata indipendente dall'URSS, Il Cremlino è prepotente e minaccioso nei confronti di stati europei vicini. Putin non accettava che l'Ucraina fosse uno stato sovrano, libero di uscire dalla sfera d'influenza di Mosca e di preferire l'Unione Europea. Putin aveva deciso che l'Ucraina doveva essere un satellite di Mosca e che il territorio dell'Ucraina era un obiettivo primario per espandere il territorio della Fed. Russa. Sfruttando la debolezza militare dell'Ucraina, Putin arraffò la Crimea e dopo aver preparato la Russia a resistere a sanzioni. avviò l'invasione del resto dell'Ucraina. A seconda della resistenza incontrata il Cremlino era pronto ad adattare gli obiettivi di breve termine (governo fantoccio filo-Russia a Kiev oppure governo indipendente ma condizionato da diktat di Mosca e annessione alla Russia dell'Ucraina orientale e di alcune altre città). L'Occidente ha fornito aiuti per la difesa dell'Ucraina, La Chiesa Ortodossa asservita al Cremlino ha dichiarato che quella della Russia è guerra santa.
In un mondo in cui l'informazione mainstream è diventata propaganda asservita ai potenti di turno, chi è interessato a sapere come e perché siamo arrivati al punto in cui siamo non deve far altro che leggere questo libro.
La Basile ammette candidamente alla fine dei capitoli dedicati all'invasione russa dell'Ucraina di aver "dedicato molto tempo" (praticamente tutto) "alla versione di Mosca", una bugia ripetuta costantemente e che deve aver influenzato anche i politologi occidentali che cita come fonti (essere un politologo occidentale poi non esclude l'essere anti-occidentale) o documenti che forse non ha nemmeno letto fidandosi di chi glieli ha citati come ad esempio il rapporto "OSCE Special Monitoring Mission" 18-20 febbraio 2022 dove secondo lei gli ucraini hanno bombardato il Donbass migliaia di volte mentre a leggerlo sul serio si vede che la quasi totalità dei bombardamenti è avvenuta nei territori del Donbass sotto il controllo governativo (cioè ucraino) e dunque perpetrati dai russi. O la bugia delle bugie, il famigerato e mai esistito "colpo di Stato del febbraio 2014 (a suo dire guidato addirittura dal battaglione Azov, nato solo il 5 maggio di quell'anno come conseguenza e non come causa dell'occupazione russa della Crimea del 26 febbraio 2104 e l'invasione del Donbass da parte di soldati russi senza insegne spacciatisi per separatisti locali avvenuta nell'aprile 2014). I colpi di stato li fanno i militari, l'allora Presidente Yanucovich fu destituito dalla sua stessa maggioranza parlamentare, il partito delle regioni di cui faceva parte, dopo la sua fuga, o "prelevamento" non da lui richiesto da parte dei servizi russi come disse lui stesso in un'intervista alla BBC del 2015, questo si più vicino ad un colpo di Stato russo di quanto lo fossero le proteste popolari in piazza perchè la fuga di Yanucovich creò un vuoto di potere consentendo ai russi di occupare la Crimea e invadere il Donbass. Per cui pur non mettendo in dubbio la buona fede dell'autrice non si può non recensire negativamente un libro che semplicemente spaccia per verità le bugie della propaganda russa.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore