Occhio di Dio

Grazie a Stefano e Freedom per la segnalazione, un romanzo grottesco, tristissimo o divertente a secondo dell'approccio emotivo di ogni singolo lettore. L'ombra psichica della grande opera di Cervantes, aleggia in modo tangibile su ogni pagina di questo romanzo, lo stile e' popolaresco e colloquiale, ma compensato ampiamente da una buona atmosfera e da una trama narrativa di tutto rispetto. Hellens fu amico di Modigliani e Ungaretti, stimato da Nabokov e Giorgio De Chirico, lo scrittore belga, affine a Jean Ray per certe grottesche trovate umoristiche, avrebbe meritato maggior attenzione nel nostro paese, un romanzo, e questo e' il suo maggiore pregio, e' quello di riuscire a stimolare certe corde interiori, di certo, non puo' lasciare indifferenti. Si passa repentinamente dal riso alla commozione

Davvero un gran libro ed un grande scrittore. Una donchisciottesca, grottesca, tragicomica discesa negli inferi. Forse una metafora estrema dell'illusione che serve per sopportare la vita. Da leggere.

Capolavoro. Uno dei libri più tristi e angoscianti che abbia mai letto, una versione dolorosissima del Don Chisiotte, che si fa metafora del destino dell'uomo.