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Anno edizione: 2013
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Nel corso della sua lunga vita Karl Popper ha più volte avuto modo di sintetizzare, in brevi ed icastiche frasi, le sue convinzioni teoriche più profonde. In una di queste ha affermato: "Io sono, in primo luogo, indeterminista, in secondo luogo, realista, in terzo luogo, razionalista". E che abbia ricordato per primo il suo indeterminismo è estremamente significativo. Infatti, alla vexata quaestio determinismo/indeterminismo è legata la soluzione di importanti problemi. Secondo Popper, l'abbandono del determinismo "produrrebbe guadagni positivi per il senso comune, l'etica, la filosofia della scienza e la verità". Su questa tematica il nostro filosofo è intervenuto in varie opere e, per presentare le tesi dei difensori del determinismo e quelle proprie degli indeterministi, è ricorso ad una efficace metafora: quella delle nuvole e degli orologi. "Per l'uomo comune - egli scrive - una nuvola è estremamente imprevedibile e anzi indeterminata: le variazioni del tempo sono proverbiali. Un orologio invece è oltremodo prevedibile e in verità un orologio perfetto si pone come il paradigma di un sistema materiale meccanico e deterministico".
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