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Ho riletto con maggior attenzione, anche per motivi "professionali", questo romanzo e devo dire che leggerlo una volta è bello, rileggerlo è uno spasso. Ecco perchè replico il mio giudizio, alzando il voto. Che grande scrittore! Che fantasia, che senso del paradosso, che profonda comicità. Ma non pensiamo ci siano solo pagine strambe e divertenti in questo bellissimo romanzo, infatti in esso ci sono molti passi di alta letteratura. Ad esempio è un cesello di ironia e capacità descrittiva il brano in cui viene raccontato, con precisione quasi chirurgica, come la giovane, affascinante e strampalata Sissy massacra a suon di schiaffoni la Contessa (che è un maschio...) spedendola all’ospedale in fin di vita e rovinandone irrimediabilmente i connotati per il resto dei suoi giorni: una quantità impressionante di sberle che rendono il povero volto una maschera di sangue (e poi la scatenata pulzella ne ha anche per il malcapitato cane della Contessa, spiaccicato contro il muro da un’altra dose di ceffoni...). Ma ecco il colpo di scena: non si tratta di schiaffi tradizionali, alla Bud Spencer e Terence Hill, per intenderci; no, si tratta di tremendi, interminabili, parossistici fendenti menati a suon di... pollici! E questo è il tenore di tutto il libro: uno dei migliori esempi di letteratura nordamericana al confine tra evasione e impegno, comicità e riflessione. Il grande merito dell’autore è proprio riuscire a mantenere sempre alto lo stile, sia che voglia divertire sia che voglia far riflettere.
Bè, per essere un mattonazzo di non so quante pagine si lascia leggere molto scorrevolmente. Diverte, stupisce, interessa abbastanza, anche se non decolla mai del tutto. Apprezzabile, comunque, soprattutto come psicotico ritratto di un'America ben più vivace di quella odierna che crolla sotto il peso dei mutui e della fanatica ipocrisia religiosa di rampanti personaggi d'ambo i sessi (sessi "vecchi", non "nuovi", parafrasando Robbins) prestati alla politica.
Ovvero, come Tom Robbins rilanciò la cultura hippy (ma in quanti l'hanno seguito?). Divertente, scoppiettante, ma un pò...come dire, "fine a se stesso".
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