Il nuovissimo ordine mondiale. La tirannide antiumana, quintessenza della demagogia egualitaria

È difficile trovare un libro scritto da autori controcorrente che non sia gatekeeping marxista o cattolico. Ebbene, questo è proprio quel libro: il testo accosta il nuovo ordine mondiale alla matrice ideologica della rivoluzione francese e del bolscevismo. Fin dalle prime pagine l'autore dichiara di aver abbandonato tutti i vecchi valori del sistema, e tiene veramente fede alla sua parola. Infatti, piuttosto che riproporre la solita critica materialistica spicciola che di solito si trova nei libri antisistema, l'autore ne avanza una molto più profonda, intelligente e soprattutto vera che consiste non solo nel costante confronto tra l'epoca attuale e la rivoluzione Francese e Russa, ma anche con il mito, per far comprendere che coloro che agiscono contro l'umanità sono rappresentanti di forze dell'inconscio collettivo totalmente distruttrici e contrarie alla vita. Queste forze, che siamo abituati a chiamare "la sinistra" in realtà trascendono la dimensione politica particolare e rappresentano un'ideologia perenne il cui ultimo scopo è l'annientamento della vita stessa attraverso l'annientamento di ogni differenza individuale in nome dell'uguaglianza. Il libro offre anche un confronto con il mondo pre-rivoluzione francese, dove viene mostrato come nelle monarchie esistevano degli equilibri di forze che limitavano il potere del sovrano, mentre nella società moderna tutto ciò viene a sparire, con una tirannia del diritto visto come esclusivo monopolio statale, e dove si bandisce ogni forma di organizzazione sociale che sia contraria agli Stati. Infine, il libro si chiama "nuovissimo ordine mondiale" perché dopo le misure liberticide del 2020-2022 che noi tutti conosciamo, il nuovo ordine mondiale si sta riassestando e sta trascendendo la sua dimensione politica fatta di un dibattito di facciata e di un finto pluralismo, passando dalla figura del politico a quella del fanatico, dove la scena comunicativa sarà dominata da fanatici di nuovi culti, come quello Green.