Nove oggetti di desiderio

Il libro non è male, anche perché Mian Mian è una scrittrice davvero efficace, che sa come catturare l'attenzione del lettore. Brava davvero. Le storie appaiono un po' ripetitive, ma non mi sento di giudicarle, perché in esse si respira il difficile mondo in cui l'autrice è cresciuta.

Personalmente, ho apprezzato molto il primo racconto: narra la storia d'amore tra la protagonista [Mian Mian stessa, come abbiamo visto] e Sai Ning, un giovane musicista rock che cadrà nella spirale della droga durante la ricerca di sè stesso. Ma anche gli altri non sono da meno. Lo stile di scrittura di Mian Mian è semplice, nervoso. Il fatto che spesso inserisca delle riflessioni molto personali all'interno degli scritti, ce la avvicina, stabilisce un contatto tra lei e il lettore che a volte manca. Non sono semplici storie; sono 'pezzi' di lei, sono frammenti della sua vita. Ed è proprio questo che rende il libro degno di essere letto, secondo me.

Bello perchè è la voce della giovane Cina contemporanea con le sue incertezze e ribellioni, brutto perchè molto esagerato nella sua discesa all'inferno delle droghe e dell'alcool e un po' ripetitivo nei temi. Affascinante lo stile e vivissime le descrizioni degli stati d'animo della protagonista (sempre raccontata in prima persona). Si ha la sensazione che molte di quelle sensazioni siano effettivamente autobiografiche. Comunque molto brava Mian Mian. Aspetto un suo prossimo libro per vedere come evolve.