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Alternando le voci narranti di Nina, Lollo e Fredrik, La notte più buia dell’anno ha proiettato Malin Stehn tra i grandi nomi del thriller nordico, capace di scandagliare l’animo umano e le sue più violente e inconfessabili ambizioni con una prosa affilata e incalzante.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una lunga narrazione a tre voci che si alterano in prima persona dove viene raccontata la festa dell’ultimo dell’anno, una descrizione lenta con dovizia di particolari e con numerosi passaggi che non arricchiscono la trama e potrebbero essere eliminati senza conseguenze per il proseguo. Nonostante l’assassinio di una ragazza, il romanzo ha poca suspense, non è truce, non scorre sangue, non ci sono scene violente ne indagini sofisticate. L’inserimento di altri personaggi (una sorella con la moglie e la figlia, i genitori anziani) che niente hanno a che vedere con lo svolgimento, è del tutto inutile. Si trovano alcuni richiami ad altri libri come “la figlia silenziosa” di Sarah A.Devil per la parte relativa all’instabile rapporto madre-figlia e “notte di neve” di Diana Lama per la sbandata amorosa tra la vittima e il padre della sua migliore amica. Non capisco questa modalità espositiva (già trovata in “il senso dell’alligatore” di Guido Sgardoli) dove il 90/95% del testo è costituito da un racconto minuzioso della festa e dei primi giorni successivi, poi di colpo, nelle ultime 20 pagine, un salto temporale di 4 mesi dove viene rivelata l’identità dell’omicida. Non è di mio gradimento, e non comprendo l'attinenza con la storia, l’immagine di copertina che sembra più adatta alla pubblicità del gaviscon.
Mi stupisce non trovare recensioni su questo libro! È un buon thriller, scritto in maniera "nordica" ma da diversi punti di vista; ogni capitolo è narrato da un diverso protagonista della vicenda, in tutto 3. Non c'è un vero filo investigativo, ma più che altro il vissuto in prima persona e la psicologia dei protagonisti, avrei visto meglio anche ulteriori voci narranti (Smilla, per esempio) per arricchire la vicenda e giustificarne il volume (un po' troppe 400 pagine..). Ho trovato la lettura piacevole ed i capitoli - abbastanza brevi - si leggono d'un fiato.
Recensioni
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