La notte in cui morirono gli autobus

Di Keret sicuramente ci sono racconti migliori e più intriganti, in questo volume, a mio avviso, si salvano solo un paio di racconti che riescono realmente ad essere spiazzanti e con un significato profondo, uno di questi: Salomone il ricchione. Vale la pena comunque leggerlo per una idea più chiara sull'autore.

Questa raccolta di brevi racconti attraversa il mondo dell'assurdo: autobus come carcasse riverse su un lato al pari di animali in decomposizione, mostri che si cibano dei sogni della gente che si sveglia senza riuscire a ricordare le immagini oniriche del proprio sonno, bambini che scompaiono nel nulla e la cui ricerca porta inesorabilmente a scomparire per sempre... curiosità, mistero, un lievissimo retrogusto noir che catturano il lettore, lo attirano irresistibilmente dalla prima all'ultima pagina. Da leggere senza fretta, scollegati dalla realtà come in un sogno

racconti brevi che si leggono velocemente, meno strampalati rispetto ad altri suoi racconti, forse per questo più leggibili