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La notte della svastica -  Katharine Burdekin - copertina
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La notte della svastica
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La notte della svastica -  Katharine Burdekin - copertina

Descrizione


Il Nazismo ha trionfato. Settecento anni dopo il pianeta si trova diviso in due soli potenti domini: l'impero tedesco e l'impero giapponese. E nella parte tedesca si trova aggiogato a un'assurda religione, imposta dall'abolizione della memoria e nata dall'oblio di ogni scienza e tecnologia, arte, letteratura e filosofia. Il nuovo Credo ha deificato Hitler, trasformato in un dio mitologico, «non nato da grembo di donna, ma esploso dalla testa del padre suo, Dio del Tuono». Un mondo brutalizzato e brutale, ritornato a una specie di feudalesimo mistico, di cui le prime vittime, che non si possono del tutto eliminare, sono le donne. Eppure qualcuno, nella lunga notte dei secoli, è riuscito a custodire un barlume della memoria (un libro, una fotografia), estremo antidoto, ultimo riparo contro l'annichilimento dell'umano. La notte della svastica fu scritto, incredibilmente, nel 1937, cioè prima della Seconda guerra mondiale e prima dell'alleanza bellica tra il Giappone e la Germania. Immagina e prevede l'una e l'altra. E comprende del Nazismo un carattere che verrà rilevato decenni dopo: il legame strutturale tra il totalitarismo e il misticismo irrazionale. Ma è forse il tema del rapporto tra biologia e potere, tra violenza e sessualità, quello che emerge in modo più inquietante dalle pagine di questa scrittrice: la riduzione della donna ad una macchina finalizzata a procreare soldati, il disprezzo misogino, la distruzione di memoria e identità personali anticipano e piantano le radici della futura fantascienza femminista (alla Atwood, per esempio). Dietro le sue spalle ci sono Wells, Huxley e le altre ucronie e distopie. E prima del1984 di George Orwell (che uscirà nel 1948) inscena gli effetti di una società in cui la Storia è stata abolita.
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Dettagli

2024
30 marzo 2024
323 p., Brossura
2000000127439

Conosci l'autore

Katharine Burdekin

1896, Spondon

Katharine Burdekin (1896-1963), nata Katherine Penelope Cade da una famiglia del Derbyshire, dopo la Grande Guerra e la fine del suo matrimonio, si stabilì in Cornovaglia con le due figlie, la madre e la sorella, e iniziò a comporre romanzi (ne pubblicherà una decina, con altri restati inediti). L’intera sua opera è contrassegnata da significati pacifisti, femminili e anticonformisti. Per questo carattere della sua narrativa preferì, per evitare ritorsioni, ripararsi dietro lo pseudonimo maschile Murray Constantine.Con questo nome firmò molte opere, non tradotte in Italia.Ricordiamo la pubblicazione con il nome Katharine Burdekin nel 1993 de La notte della svastica (Swastika night del 1937), per Editori Riuniti, riproposto nel 2020 da Sellerio.

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