Non temerò alcun male

Un testo avvincente che si legge bene, una storia ben strutturata ma che non mi ha convinto più di tanto; secondo un mio modesto parere se il racconto che ti appresti a descrivere è del genere noir, deve esserlo fino alla fine. Quello che non mi ha convinto del tutto è il finale, l'ho trovato un pò da libro "Cuore" e questo non deve succedere se scrivi di personaggi loschi e negletti.

Libro bellissimo, mi ha ricordato "Angeli neri", il mio preferito. Trovo Pelecanos fantastico, soprattutto quando non si nasconde nella classica trama con il detective protagonista ma sonda gli abissi dell'anima tramite le storie di gente perduta e di gente che non vuole perdersi. Pelecanos non esprime alcun giudizio morale eppure il suo pensiero è chiaro: tutti possono farcela ma anche quelli che non ce l'hanno fatta non sono gli unici colpevoli. Leggetelo.

Chi lo dice che un romanzo "noir" per essere scritto bene non deve avere un "lieto fine"? Sì questo racconto, pieno di personaggi trucidi e senza una morale, vuole essere una favola moderna. Un pò come un vecchio film di Frank Capra... A me è piaciuto e l'ho trovato interessante, poichè, come in tutti i libri di Pelecanos, gli interpreti vivono di vita propria e tutti, anche i comprimari, potrebbero essere i protagonisti in un altro libro.