Non perdonerò mai

Partite stipate in un carro bestiame destinazione campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau sono state rimpatriate di nuovo su un carro bestiame. Ad Auschwitz hanno perso tutto i famigliari la giovinezza la salute l'innocenza la loro casa e al loro rientro in Italia dopo due anni di inaudite sofferenze nessun aiuto per loro nessuna parola di conforto nulla di nulla da parte di nessuno, nemmeno una domanda sul loro vissuto ne sul destino di chi non e' piu' tornato da quel famigerato Lager. L'Italia pretendeva pure che mostrassero le prove delle sofferenze patite in Lager ma c'era veramente bisogno di chiederle? Ma Italia perche' dopo le migliaia e migliaia di caduti tuoi connazionale morti sul fronte di quella guerra inutile ed assassina oppure sterminati in quei luoghi dell'orrore perche' tanta indifferenza per i tuoi sopravvissuti? Perche' si e' voluto negare l'accaduto fingendo che non fosse mai successo negando il diritto di parola a queste persone che avranno per sempre un destino segnato per quello che hanno vissuto e visto? Ritengo un attegggiamento alquanto discutibile l'idifferenza della Germania di fronte alla vita umana ma altrettanto il comportamento dell'Italia con la loro indifferenza. Oltre alla testimonianza di cioe' che successe a queste due ragazzine in Auschwitz, il libro cita anche nomi di sopravvissuti gia' conosciuti tramite le loro testimonianze e cita cenni storici e altri luoghi dando al lettore suggerimenti per altre letture. Molto interessante.

Oltre a essere una testimonianza commovente è anche un'opera ricca di citazioni storiche. Ciò che mi ha colpito di più, è stato leggere dell'indifferenza delle persone,(quando Ida e la sorella riescono, tra mille peripezie, a ritornare a Trieste). Persino la zia paterna delle due sorelle,mostra disinteresse verso ciò che è successo ai propri correligionari e in particolare al proprio fatello. Ci si chiede: oltre a tutto ciò che è stato, perché in Italia, gli ebrei sopravvissuti furono accolti con tanta indifferenza?