Un nome da torero

Come tutti i libri di Sepulveda, è questa la sensazione che mi lascia. Mi piace lo stile dello scrittore, ricco ma mai eccessivo nelle descrizioni e metafore. Grandi personaggi, ambientazioni affascinanti in giro per il mondo, intreccio coinvolgente, con commistione di Storia e invenzione. Con tale materiale un giallista americana tirerebbe fuori un romanzo da almeno 600 pagine. Non dico tanto, ma magari 300 invece che 170... Tutto si risolve troppo velocemente e con facilità.

CONCORDO PIENAMENTE CN FRANCESCO T.!LUIS SEPULVEDA è INDESCRIVIBILMENTE ....MITICO!MERAVIGLIOSI I SUOI LIBRI PARTICOLARMENTE SCORREVOLI

Il libro non e' noioso ed e' abbastanza avvincente, ho letto quasi tutto sepulveda e, a distanza di anni, ho ripreso in mano questo libro, che francamente avevo quasi completamente dimenticato. Non e' uno dei suoi migliori lavori ma si legge (e si dimentica) piuttosto facilmente, pero' e' piuttosto indicato per una lettura vacanziera (in edizione economica)... in brevi tratti ci si perde nell'intreccio ma e' facile riprendere il filo poco dopo. Bellissima la frase finale e interessanti gli spunti di riflessione sulla generazione di ex militanti di qualcosa, persone disilluse, persone che hanno vissuto e combattuto per i loro ideali. Rimane un'interessante lettura di un mondo sconosciuto.. almeno per la mia generazione, una generazione alla quale degli ideali non gli ne frega (IMO fortunatamente) nulla