Noi

Narrazione piatta, una affastellarsi di notizie e nomi cui non si riesce a dare una caratterizzazione di un qualche spessore, interrotta leziosamente da inutili pseudo-poesie.

Noi è la storia della famiglia di origine siciliana dell’autore ma in realtà è un lavoro molto più profondo di una saga o di un’autobiografia, è la narrazione di personaggi descritti con cura nelle loro passioni, contraddizioni, delusioni senza alcuna indulgenza e creando un’amalgama importante. Si avverte quanto possa essere tragica e magnifica l’unione di una grande famiglia, raccontata con franchezza, lontano da ipocrisie, morbosità e perbenismi. Di Stefano con intelligenza passa dall’ironia al dramma, dalla tenerezza all’austerità raccontando un universo di personaggi. Noi è anzitutto una storia scritta benissimo, con la cura, il rispetto e l’eleganza dello scrivere bene. La nota negativa è l’eccessiva lunghezza, talvolta inutile e stucchevole, che zavorra il libro.

Un romanzo dalla intensa struttura narrativa che alterna il narrato agli intarsi poetici (in rosso), le parole di ieri e di oggi, ai pensieri di un bambino che non c’è più, ma che sembra essere presente nelle vite di tutti i suoi congiunti, anche quelli a lui futuri, in un continuo scambio di idee. Un tragedia familiare al centro della narrazione che intorno a questa gravita, la morte di Claudio, fratello bambino per sempre dell’autore che in qualche modo incide sulla stria dell’intera famiglia che viene raccontata dai tempi del capostipite, don Giovanni “u’femminaro” ai giorni di oggi: Una scrittura in risposta al desiderio una sorta di del padre, Vannuzzo, sciolto finalmente in lacrime pochi mesi prima della sua morte di cui, grazie a sua madre, recupera ricordi e memorie e una piccola agenda risalente agli anni ‘50. Noi, il titolo, è il comprensivo degli Io della famiglia, Noi è una saga familiare attraverso le passioni e le vite di quattro generazioni alle prese con la vita, la sua meraviglia, i suoi mille inganni. E le storie si innestano nella Storia e nel tessuto di luoghi abitati e di sogni e di speranze, ne dettaglia gli avvenimenti, ne analizza cause ed effetti,il tutto ben amalgamato dalla voce fuori dal tempo del piccolo Claudio che contribuisce a rendere universale la storia di una famiglia comune , uguale a tante altre eppur così intimamente diversa.