Nirvana e dopo

Il testo è la versione statunitense di Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli.Quindi semplicemente sublime.Molti tratti in comune sia nello stile che nell'argomento ci sono anche con Trainspotting di Irvine Welsh. Lee Williams narra insomma a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta una realtà, quella di giovani tossicomani e marchettari che popolavano le metropoli statunitensi, e che da lì a una ventina di anni dopo sarebbero diventati fenomeno stabile e onnipresente anche nelle città di provincia europee in generale e italiane in particolare.Ne esiste un drastico salto di qualità rispetto ai ragazzi di vita pasoliniani. In quel caso eran giovani che vivevano in periferia, qui è il centro urbano che ormai si è estinto in favore della sola periferia. Questi giovani dall'intensa vita densa anche di disperazione ne sono diventati un emblema. Autentico il rapporto misto tra amicizia e amore che questi giovani rivivono ad anni di distanza dai classici della beat generation dove non esistono drastiche distinzioni tra eterosessualità e omosessualità ma tra chi ti ama e chi ti usa. Sperando che il testo, dunque, torni in commercio in una nuova edizione ben pubblicizzata, ne attendiamo un formato in ebook.

Un libro di una bruttezza imbarazzante. Non c'è veramente nulla di appena decente in queste 180 pagine.