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Libro incluso nella longlist dell'International Booker Prize 2024.In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non concordo con le recensioni negative di chi mi ha preceduto Io l'ho trovato scritto benissimo, un "finto" memoir in cui l'autrice gioca con il lettore, cosa ci sarà di vero in questa "autobiografia"? Ne vorrei di più di libri così!
...a leggere il nulla.... Libro superficiale e inutile...
Quanto di vero c'è in noi? Veronica Raimo ci regala un monologo intimo e liberatorio, ma non accusatorio. Parla di Veronica o parla anche di noi? Con un'abile capacità comunicativa, illude il lettore di essere spettatore distaccato dalle vicende narrate, ma in realtà ci interroga indirettamente su quanto di vero esiste nella nostra vita. Con uno stile pungente, cinico e molto ironico assistiamo ad un momento di riflessione personale nella vita della protagonista. Un mettersi a nudo con semplicità che inevitabilmente ci porta ad empatizzare con lei. Veronica ha bisogno di scriversi, visualizzarsi, definirsi e collocarsi in un posto solo suo. La necessità principale è quella di decontestualizzare la propria vita dalla famiglia di origine; una famiglia comune ma estremamente sopra le righe, con caratteristiche che non trovano affinità con la natura di Veronica, arresa all'evidenza che la sua esperienza e le sue scelte siano state di gran lunga contaminate dalle vite altrui. Senza giudizio critico ma con distacco ironico, l'autrice prova attraverso ricordi e espedienti mnemonici, ad accettarsi. Accettare la donna che è nonostante un padre chiassoso e ipocondriaco, una madre ansiosa e forse un po' "punk" ed un fratello sempre più avanti di lei. Un'esistenza carica di noia imposta, che le ha permesso di evadere verso la sue scelte. "Niente di vero" è l'atto di sublimazione della rabbia, un atto di cura: la comunicazione. Leggere e scrivere per accettare la rabbia repressa, quella che non sfocia in scatti di ribellione o peggio in rassegnazione, una rabbia che fornisce l'antidoto per salvarsi da tutto ciò che non è cambiato, tutto ciò che stato. Una donna fallibile, matura e determinata. Una donna comune, con una vita pressoché anonima, ma una donna che accetta le sue fragilità e decide di ascoltarsi. Sentirsi. Accettare che per essere veri è importante fare un compromesso con sé stessi: non saremo mai perfetti, ma veri!
Recensioni
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