New York, una città di corsa. A perdifiato nella Grande Mela

Chiara Marchelli in questo “passaggio di dogana” ci racconta una New York dal punto di vista di chi ci vive e di chi ci corre. Spesso tendiamo ad avere una visione prettamente turistica della grande mela, soffermandoci sui luoghi più conosciuti, quelli che vedono tutti e ahimè io fui una classica turista quando la visitai nel 2015 con mio marito.

Chiara Marchelli è una runner e anche una scrittrice, nonchè insegnante alla NYU, che vive a New York oramai da 20 anni. Ha scritto questa sorta di guida alla città dal punto di vista di una runner che si accinge a correre per i fantastici luoghi di New York, parchi, strade trafficate, zone abbandonate, vicoli caratteristici e greeways sempre di corsa, con l’intento di esaltare il potere fisico e mentale che la corsa di per sé, e sopratutto in un luogo magico e vivo quale è New York. Propone dei percorsi nei diversi quartieri nei quali lei ha corso e che le sono piaciuti di più, suddividendoli anche in più tranche per chi non è un corridore ferrato, facendo emergere le particolarità di ogni luogo, soprattutto gli scorci meno frequentati e in cui la natura fa da protagonista e dando anche dei consigli su posti da visitare e nei quali mangiare. Ovviamente Chiara racconta le innumerevoli iniziative che si tengono a New York per i runners e i joggers, e che ve lo dico a fare, ha fatto venire voglia anche a me di correre pur essendo una pigrona da divano, libri e telefilm.

Esplorare New York correndo. Conoscere se stessi mentre si corre a New York. Disvelare la bellezza della corsa, secondo i propri ritmi, nelle variegate neighborhoods newyorkesi. Apri il libro e Chiara Marchelli ti porta per mano in giro per New York, attraverso percorsi familiari ai resident runners e ti racconta di tutto. Ti incanti, ma devi subito riacciuffarti per tenere il suo passo perchè Chiara corre, eccome se corre! Da piccola runner in erba ho molto apprezzato questo libro: un encomio alla corsa, un'indagine sui suoi benefici, sulla sua diffusione (quanti scrittori corrono!) e sui gusti personali della scrittrice (che condivido: adoro correre con la pioggia e anche per me la musica spesso è una distrazione) . Da americanista, l'amore vien da sè: uno sguardo inedito sulla città, dal punto di vista di chi ci è arrivato da expat e ci vive, raccontandoti di usanze, vicini, aneddoti, tradizioni e sì, ti fa anche da guida turistica. Bruciato in un pomeriggio, non è la solita guida, ma un viaggio fresco e diverso.