Nel magico mondo delle montagne pakistane

Con i limiti imposti da lingua, cultura ed abitudini molto diverse, Odina Grosso Roviera racconta il rapporto costruito con i portatori e le guide locali, ponendosi sempre con un atteggiamento di ascolto, comprensione e rispetto. Da queste pagine trapelano le figure di uomini forti e tenaci, dell’amore per la loro terra, della condivisione, partecipazione e del forte legame che si instaura tra loro e l'autrice. Ho letto questo libro con crescente interesse. Non è solo un piacevole resoconto di una spedizione impegnativa attraverso le aspre vette delle montagne pakistane, ma il racconto di una esperienza di vita e come tale induce a riflessioni che vanno al di là della narrazione. Si capisce che dietro a questo come ad ogni altro viaggio, si palesa la ricerca di un equilibrio interiore, che nella consapevolezza dei propri limiti, si pone nei riguardi una natura che appare aspra ed inospitale, con rispetto, ammirazione ed amore. Una natura che si mostra in tutta la sua bellezza ma quando le condizioni si fanno difficili ed estreme, ci mette di fronte ai nostri limiti, fisici e psichici. Per superare questi momenti, non basta forza fisica ed equilibrio interiore, occorre riporre la propria fiducia e la propria vita, in mani esperte e sicure. Un libro piacevole, con interessanti riflessioni su usi e costumi locali. Una lettura che suscita, oltre all’ammirazione nei riguardi della forza e della tenacia dell’autrice, riflessioni interiori sul rapporto con gli altri e soprattutto con noi stessi.