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Nel guscio - Ian McEwan,Susanna Basso - ebook
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Descrizione


«Potrei anche essere confinato in un guscio di noce e sentirmi il re di uno spazio infinito - se non fosse la compagnia di brutti sogni», lamentava l'Amleto shakespeariano. Recluso a testa in giú nel guscio materno, il narratore di questo thriller unico nel suo genere ha invece finito lo spazio a disposizione. Una certa dose di piaceri regali - del sublime Sancerre Chavignol sorbito attraverso il cordone, magari - può forse allietare la sua attesa. Ma non mancano i brutti sogni, con la madre e lo zio perversi e assassini che il destino gli ha dato in sorte. E dunque basta con gli indugi, è arrivato il tempo di scegliere: essere o non essere? La gravidanza di Trudy è quasi a termine, ma l'evento si prospetta tutt'altro che lieto per il suo piccolo ospite. Ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c'è il legittimo marito di Trudy e suo futuro padre, John Cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civiltà delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare Claude. Dalla sua posizione ribaltata e cieca, il nascituro gode nondimeno di una prospettiva privilegiata sugli eventi in corso, ed è lui a metterci a parte di una vicenda di lutto e di sospetto dagli echi assai familiari. Certo, la scena non è quella corrotta e claustrofobica del castello di Elsinore. Certo, i due cognati fedifraghi, Trudy e lo zio Claude, non hanno regni nordici cui aspirare. Piuttosto a far gola ai due vogliosi amanti è l'edificio georgiano su Hamilton Terrace, decrepito ma d'inestimabile valore, incautamente ereditato da John, i cui pavimenti luridi e la cui onnipresente immondizia prendono il posto del marcio in Danimarca. Ma amletico è il crimine orrendo che il narratore vede (o meglio sente) arrivare, e amletico è pure il suo inesauribile flusso di pensieri dubitanti, gli stessi che hanno inaugurato al mondo la danza della modernità. Se nel testo shakespeariano l'origliamento, l'atto di spiare e raccogliere informazioni rovistando i recessi e gli anditi del regno, è spesso motore dell'azione, nel guscio l'udito è il senso privilegiato per ragioni fisiologiche, e a essere rovistati a pochissima distanza dal capo dell'inorridito narratore sono spesso e volentieri i recessi e gli anditi del corpo materno. Mentre all'orecchio non sempre affidabile del nostro eroe non-nato si dipana la tragica detective story, nella manciata di giorni che separano il suo «esserci» dal suo protetto «non-esserci» ancora, con il conforto di qualche buon vino giunto fino a lui dalle superbe degustazioni materne, e costantemente edotto sul mondo dai programmi radiofonici di approfondimento culturale che fortunatamente Trudy preferisce a quelli musicali, il nascituro ha tempo di riflettere su di sé, sulla complicata faccenda dell'amore, sul mondo, coi suoi orrori contemporanei e con le sue desiderate meraviglie. Ha tempo e curiosità sufficienti per farsi domande, interpretare i segni della sua realtà mediata, contemplare azioni e concludere che la sua sola salvezza, la salvezza dell'uomo, sta forse nell'esitazione.
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Dettagli

Testo in italiano
Tutti i dispositivi (eccetto Kindle) Scopri di più
173 p.
Reflowable
9788858425275

Valutazioni e recensioni

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Fabiola
Recensioni: 5/5

Sarà coinvolto, suo malgrado, nel delitto che la persona a “lui” più vicina, la madre che lo porta in grembo, immaginerà e porterà a termine con un complice. Queste due figure inquietanti lo raggiungono nel suo involucro sempre più stretto, insieme ai colori delle cose, che si sforza di immaginare, ai profumi e sapori, soprattutto del buon vino francese cui la madre, incosciente, non sa rinunciare. Lo raggiunge il volto amato di lei, sa che è bellissima, lo ha scoperto da subito, nelle poesie che il padre, il buon John le dedica. È bionda, dolce e i suoi occhi verdi meriterebbero un compagno più degno di quello per il quale tradirà il marito fino a sacrificarne la vita. Lo immaginava più alto di quello che scopre poi, ma non meno rozzo e triviale. È un amore non amore, un sodalizio che pare reggersi sul sesso mangiato a bocconi grossi, sul denaro, tanto denaro, e sulla reciproca capacità di assecondare il piacere di confidenziali coccole pseudoamorose. Geniale l’idea dell’io narrante non ancora nato, e che non si sa se nascerà, geniale il racconto dalla prospettiva ovatttata del liquido amniotico e la soluzione finale: se non è riuscito a morire, riuscirà, risolvendo il conflitto tra l’amore per lei e la consapevolezza della sua bestialità, a vendicare il timido padre, eternamente innamorato e fiducioso.

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Angelo
Recensioni: 4/5

Originale. cruda narrazione di una storia dal punto di vista di un feto nel grembo materno che si trova suo malgardo intrappolato nel ruolo di un novello Amleto.

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Serena
Recensioni: 4/5

Romanzo diverso dagli altri

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Conosci l'autore

Ian McEwan

1948, Aldershot

Scrittore e sceneggiatore britannico. Esordisce con due raccolte di novelle, Primo amore, ultimi riti (1975 - pubblicato da Einaudi nel 1979 con la traduzione di Stefania Bertola) e Tra le lenzuola (1978 - edito da Einaudi nel 1982 sempre con la traduzione della Bertola), che ritraggono, in uno stile raffinato e impersonale, situazioni quotidiane, dominate tuttavia dall’ossessione per il sesso e segnate dalla morte. Sesso, perversione e morte sono temi trattati anche nei primi romanzi, Il giardino di cemento (1978, portato sul grande schermo nel 1993 dal regista Andrew Birkin con la nipote Charlotte Gainsbourg e tradotto dalla Bertola per Einaudi nel 1980) e Cortesie per gli ospiti (The Comfort of Strangers 1981 - Eianudi 1983, tradotto in film nel 1991 dal regista Paul Schrader con...

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