Nei campi di Betlemme. Il libro di Rut

Nell’ambito degli studi biblici c’è da registrare l’uscita di un nuovo e aggiornato contributo. Si tratta del commento al libro di Rut, “Nei campi di Betlemme”, pubblicato dall’editore Portalupi. L’autrice è Emanuela Ghini, monaca carmelitana scalza e scrittrice. Il volume riappare, a vent’anni dalla sua prima edizione, ampliato e riveduto totalmente. Nella premessa la religiosa spiega come questo testo dell’Antico Testamento è “portatore di un messaggio quanto mai urgente per noi oggi“. Secondo l’autrice questo “lo si rileva dai temi intorno a cui fanno nodo i fili del racconto”: l’universalismo della salvezza, la presenza di Dio in tutte le vicende umane, l’esaltazione del ruolo della donna, il valore della persona. Il lavoro della Ghini è strutturato in tre parti. Nell’introduzione sono fornite le informazioni generali del libro biblico: autore, data di composizione, genere letterario, trama, attori e luogo del racconto. Nella seconda parte Emanuela Ghini spiega versetto per versetto il libro di Rut: lo attualizza e lo collega con altri passi della Bibbia. Per facilitare il lettore, l’autrice da, ad ogni capitolo, un titolo che sintetizza il messaggio in esso contenuto. All’interno d’ogni capitolo, suor Emanuela compie un’ulteriore analisi: suddivide ulteriormente il testo e ne individua le frasi portanti. “UN AMORE FORTE COME LA MORTE (1-22)” è il titolo del primo capitolo. In “Storia di un emigrante (1,1-5)” la suora carmelitana presenta il contesto, l’ordine cronologico, il fondale e i protagonisti della vicenda, sottolineando come “Dio si serve, per i suoi fini salvifici, di uomini ordinari, inconsapevoli di essere suoi strumenti”. In “Sulla via del ritorno (1,6-18)” la Ghini annota come “il magistero del libro di Rut è oggi impressionante: Gesù di Nazaret vorrà avere fra i suoi antenati una donna straniera, a mostrare