Né fronte rosso né reazione. Gli scritti politici di Terza Posizione

Una preziosissima raccolta degli scritti di Terza Posizione, movimento politico che pur vivendo per una breve stagione durata pochi anni e pur non contando mai su grandi numeri è stato comunque in grado di rivoluzionare e influenzare in modo duraturo tutto l'ambiente della destra radicale, grazie soprattutto ad analisi lucide e controcorrente anche nella propria area.

Fa abbastanza ridere che gli utili idioti del potere di Terza Posizione si definissero rivoluzionari. Scritti imbarazzanti

Tra i vari movimenti della destra radicale nazionalrivoluzionaria Terza Posizione rappresenta un’esperienza umana e politica innovativa. Nata alla fine degli anni Settanta sotto l’azione propulsiva di Gabriele Adinolfi, TP era caratterizzata dall’essere una comunità organica e di destino militante composta da giovani che si battevano contro l’imperialismo statunitense e il blocco marxista costituito dai Paesi dell’Est Europa, nato subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la spartizione dell’Europa in due zone d’influenza. Il volume, che raccoglie gli scritti politici è di particolare importanza in quanto i temi trattati dagli articoli sono ancora d’attualità, seppure le coordinate dello scacchiere geopolitico internazionale sono mutate. La lotta per il diritto alla proprietà della casa, all’opposizione della diffusione della droga negli ambienti giovanili – funzionale al rafforzamento del sistema di potere consociativo allora identificato dalla DC e dal PCI, dai sindacati della triplice e da quasi tutti gli organi d’informazione. Ecologia, sensibilità al fenomeno della disoccupazione e alle tematiche sociali in generale non trovano più il MSI di Almirante rappresentativo, secondo le analisi di Terza Posizione, dei bisogni delle categorie sociali oppresse dal capitalismo e, anzi, era parte integrante del sistema democratico e borghese. Nelle pagine di Nè Fronte rosso né reazione, si può comprendere che questo movimento era vicino alle istanze rivoluzionarie che stavano manifestando in quegli anni nel mondo con il sostegno alla lotta armata dei Montoneros in Argentina, ai sandinisti in Nicaragua, all’IRA nel Nord Irlanda e alla rivoluzione islamica di Khomeini. Gli articoli riportati nel libro, anonimi secondo l’impersonalità attiva teorizzata da Julius Evola, possono essere considerati di esempio per i movimenti identitari europei del Terzo Millennio che non si arrendono alle logiche perverse del globalismo e alla repressione di ogni forma di dissenso.