Nazionalisti e patrioti

La brevità di questo saggio non preclude una curata e puntuale trattazione riguardo la nascita e lo sviluppo nel tempo di nazionalismo e patriottismo. Queste pagine, infatti, sono ricche di citazioni e riferimenti a personaggi che hanno contribuito all'evoluzione (o, in alcuni casi, alla degenerazione) di queste correnti di pensiero, i cui linguaggi tendono a mescolarsi e confondersi. Consigliato a chi volesse indagare la profonda incompatibilità tra i princìpi di un nazionalista e di un patriota e imparare a distinguere quale ideale di appartenenza ad una nazione traspare dalle parole di politici, filosofi, storici e, perché no, anche di gente comune.

Un saggio breve su un tema che meriterebbe un Trattato risulta essere alla fine non del tutto scientifico (sfiora ma non raggiungere la soglia della scientificità). Tuttavia si apprezza lo stile dell'Autore ed i buoni riferimenti storico-culturali. Ma questo non basta per evitare una critica dell'impianto dell'opera su cui pesano le dimensioni. Non un saggio di "gran pondo" verrebbe da dire, nonostante la scrittura sia vibrante e consona e gradevole ne è la lettura. Nel complesso comunque un libro appena accettabile.

Libro molto interessante ed esaustivo sul far capire a chi legge la sostanziale differenza tra i nazionalisti e i patrioti. Molto centrate tutte le citazioni prese dai vari interventi in merito fatti dai nostri (Mazzini in primis) personaggi storici, oltre che europei. In questi tempi in cui "... prima gli italiani..." imperversa, in cui tutti si tende ad essere ombelicocentrici, questo libro aiuta molto a riflettere sul fatto che la pluralità è una ricchezza e non un ostacolo per la crescita sia individuale che collettiva. Consigliato anche per i trienni scolastici finali di tutte gli indirizzi di studio.