Natura morta con picchio

Davvero un bel libro, un po' difficile all'inizio, è vero, e con una vena di follia che lascia un po' sconcertati, ma poi veramente delizioso, soprattutto nella conclusione davvero originale. Vale l'impegno e lo sforzo di non rinunciarvi alle prime pagine, di non abbandonarlo, perchè offre anche un divertimento piacevolissimo man mano che la lettura procede. Invidio molto Garp che ha avuto la fortuna di conoscere di persona l'autore, dev'essere stato davvero un incontro interessante

L'errore che più spesso si fà nell'approccio a quel geniaccio che è Tom Robbins,è quello di cominciare da questo libro,perchè è il più breve dello scrittore.Non che questo sia brutto anzi, è un capolavoro,ma perchè all'inizio è più arzigogolato degli altri,e può risultare di difficile lettura,ma poi con lo scorrere delle pagine si impara a conoscere quest'autore che,purtroppo,in italia viene letto poco(continuiamo a leggere Camilleri e i vari codici,quando esistono al mondo scrittori come questo da cui si potrebbero imparare molte cose)e non si potrà più fare a meno delle sue "scorrettezze" e della sua cultura(Cito a memoria Pyncon:"Tom Robbins ha una conoscenza delle cose del mondo che lascia sbalorditi e in più è un narratore di classe ineguagliabile".)Un' ultima cosa:per agevolare il divertimento della lettura,munitevi di un vecchio pacchetto di Camel e di una banconota da un dollaro americano.

...Uno di quei libri che rischi di non leggere mai poi, un incontro con Franca e...dopo un buon numero di pagine un po' difficili da digerire per chi è abituato a letture più fluenti, ecco tra le mani un prezioso compagno di viaggio. Dapprima abbandonato sul cruscotto dell'auto, poi gelosamente custodito con l'agenda degli appuntamenti, pronto per essere furtivamente sfogliato nei momenti più impensabili. E allora un sacco di orecchie, sottolineature, appunti...pagine o frasi indimenticabili, emozioni gustate fino in fondo durante la lettura. Spesso mi sono domandato se, quando un libro lo sentivo "duro" da leggere, fosse il caso di insistere nella lettura o fosse più giusto abbandonarlo per un altro, magari più scorrevole. In questo caso ho fatto bene a non mollarlo: non leggerlo avrebbe significato perdere una delle più belle ed originali letture incontrate nella mia vita. Concedetevi il privilegio di leggerlo...