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La natura degli animali - Claudio Eliano - copertina
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La natura degli animali - Claudio Eliano - copertina

Descrizione



VOLUME PRIMO
La natura degli animali risulta avvincente per lo stile gradevole e la vivacità del racconto.

Dario Del Corno

Gli animali possiedono le virtù? Per Eliano, autore del II-III secolo d.C., la risposta non può che essere affermativa. Così, se la sapienza appartiene alle api e agli elefanti, la giustizia è propria delle formiche e dei colombi, mentre la fortezza è tipica dei delfini e dei leoni e la temperanza delle oche e dei cervi.
In questo curioso testo, nato dalla duplice spinta della curiosità scientifica e della ricerca spirituale, vengono messi in continuo rapporto il mondo degli uomini e quello degli animali, nella convinzione, di origine stoica, di un'intrinseca saggezza della Natura. Il risultato è una piacevolissima miscellanea in cui ai giudizi morali si affiancano curiosità zoologiche ed episodi veri o fantasiosi, tratti dalle fonti più disparate.
Questa è la prima traduzione italiana completa di un testo di grande interesse storico-culturale che fu popolarissimo per molti secoli e rappresentò una fonte importante per i bestiari medievali.

ELIANO (170-230 d.C. ca.), nato e vissuto nel Lazio, scrisse unicamente in greco. La natura degli animali è l'unica sua opera pervenutaci integralmente.

VOLUME SECONDO
Le cicogne vogliono assicurare il nutrimento ai loro geni­tori, quando sono vecchi, e lo fanno con molto impegno. Eppure non c'è nessuna legge umana che imponga loro questo sacrificio, ma solo un istinto naturale.

La natura degli animali

Eliano accentua la sua polemica nei confronti degli uomini perché è particolarmente sensibile allo spettacolo di decadenza morale, di irreligiosità, di indifferenza ai valori tradizionali che caratterizzava i suoi tempi. Non bisogna mai dimenticare che egli era un archiereus (sommo sacerdote) e che, mentre lodava le qualità degli animali, esaltava, anche polemicamente, la pronoia (Provvidenza) divina, mettendo in risalto come la sua potenza rendesse meschine le pretese eccessive e le sfrenate ambizioni degli uomini.
Francesco Maspero

FRANCESCO MASPERO ha insegnato Lingua e letteratura neo­greca presso l'Università Statale di Milano.

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Dettagli

1998
Tascabile
22 aprile 1998
2 voll., 900 p.
9788817125000

Valutazioni e recensioni

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Matteo
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Inizialmente si è trattato di semplice curiosità. Ma è bastato aprire uno dei due volumi e leggere un paragrafo a caso per innamorarmi di questo affascinante libro. Gli Antichi erano davvero raffinati osservatori e conoscitori del mondo animale, a mio modo di vedere con una mentalità assai più aperta di quella di oggi. Assolutamente consigliato: da leggere tutto d'un pezzo, oppure quà e là, con piccoli assaggi, quasi come sorseggiare un té. Il piacere è sempre lo stesso.

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Voce della critica


recensione di Cortassa, G., L'Indice 1998, n. 8

La figura e l'opera di Claudio Eliano (170 - 230/235 ca.) sono fra quelle che negli stereotipi dei manuali di storia letteraria vengono comunemente collocate nella poco gratificante categoria dei "minori"; e tuttavia sono spesso in grado di fornire allo storico, come e anche più di altre che godono di maggior stima e di più larga fama, contributi e spunti di riflessione preziosi, fornendo immagini fedeli dei gusti e delle tendenze culturali di un'epoca.
Latino di Preneste, così legato alla sua terra da non varcare mai i confini dell'Italia, scrisse tuttavia in greco, anzi, come cultore della lingua greca godette di non poco credito, offrendo uno degli esempi più caratteristici del grande fascino che la civiltà e la lingua ellenica esercitarono sulle classi colte dell'Occidente latino tra II e III secolo. Allievo e ammiratore di sofisti di fama, fu egli stesso annoverato dal biografo Flavio Filostrato tra gli esponenti di quella Nuova Sofistica che, comunque possa essere intesa e valutata, costituisce certamente una delle espressioni più genuine e caratterizzanti della cultura del tempo. Fu tuttavia anche, e soprattutto, un tipico rappresentante di un gusto per l'erudizione che segna una tendenza irreversibile della cultura antica (e non necessariamente della sua decadenza) a partire almeno dall'epoca ellenistica, e che proprio tra II e III secolo ebbe esponenti di spicco come Aulo Gellio e Ateneo di Naucrati. Si aggiunga che Eliano godette di cospicua fortuna in epoca bizantina, e si raggiungerà un numero più che sufficiente di buone ragioni per dedicargli qualche attenzione. Questo vale in particolare per la più nota e la meglio conservata delle sue opere, il "De natura animalium", della quale i due volumi curati da Francesco Maspero offrono ora il testo greco e la traduzione, la prima italiana e la seconda moderna dopo quella inglese di A.F. Scholfield ("Loeb Classical Library").
Il curatore sottolinea opportunamente con particolare evidenza che chiunque si accostasse a quest'opera con la pretesa di trovarvi il rigore dello scienziato - anche soltanto quello dello scienziato antico, per molti aspetti lontano dai metodi dell'indagine moderna - non solo rimarrebbe deluso, ma si collocherebbe anche nella posizione peggiore per coglierne il significato e lo spirito. Anche se tutt'altro che privo di capacità critica, Eliano volle fare soprattutto opera di divulgazione, in un "linguaggio colloquiale", come espressamente dichiara nel breve proemio, e mirò essenzialmente ad allettare il lettore con la varietà dell'esposizione senza vergognarsi di fare per lo più opera libresca, riportando ciò che già altri avevano detto, come si legge nell'epilogo dell'opera. Alla luce di queste affermazioni programmatiche, il lettore resterà certamente meno sconcertato di fronte alla prolissa (ma a tratti non priva di spunti vivaci) sequenza di notizie, aneddoti, curiosità relativi alle specie animali più svariate, apparentemente priva di alcun ordine sistematico (il coccodrillo dopo il topo, il leone dopo il riccio, l'elefante dopo la cicogna, ecc.). Non mancano comunque alcune idee di fondo che percorrono, e in qualche misura contribuiscono a tenere unita, questa materia farraginosa e multiforme, prima tra tutte il carattere positivo e provvidenziale della presenza di tante specie animali nel cosmo con le loro straordinarie qualità, talvolta persino tali da superare quelle degli esseri razionali, visti in più di un caso dall'autore con una vena di acre pessimismo.
L'ampia introduzione di Francesco Maspero fornisce al lettore tutte le coordinate necessarie per un corretto approccio con l'opera e per il suo inquadramento nel contesto storico e culturale, soffermandosi in modo particolare sui rapporti tra la sua concezione del mondo animale e la filosofia che sembra costituirne il referente privilegiato: quella dottrina stoica che vede nella perfezione e nell'ordine della natura universale la coesistenza armonica di tutti gli esseri. Le note sono piuttosto sobrie ed essenziali, ma addentrandosi nei mille particolari eruditi sarebbero certamente andate ben al di là delle intenzioni di una simile proposta editoriale. La traduzione, condotta sul testo greco di Scholfield (non un testo critico in senso stretto, che ancora non esiste, ma comunque in genere affidabile), mira alla precisione ma anche al rispetto del carattere divulgativo dello scritto e del tenore del suo linguaggio, programmaticamente "colloquiale". Ne risulta una lettura tutt'altro che scostante, e a tratti persino gradevole, anche per il non specialista, che è certamente uno dei fini di una collana di seria divulgazione, tanto più benemerita, crediamo, quando si apre a testi di non immediato richiamo, contribuendo a far conoscere aspetti meno noti, ma per nulla trascurabili anche dai non addetti ai lavori, della civiltà letteraria dell'antichità classica.

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La recensione di IBS

Gli animali possiedono le virtù? Per Eliano, autore del II-III secolo d.C., la risposta non può che essere affermativa. Così, se la sapienza appartiene alle api e agli elefanti, la giustizia è propria delle formiche e dei colombi, mentre la fortezza è tipica dei delfini e dei leoni e la temperanza delle oche e dei cervi.
In questo curioso testo, nato dalla duplice spinta della curiosità scientifica e della ricerca spirituale, vengono messi in continuo rapporto il mondo degli uomini e quello degli animali, nella convinzione, di origine stoica, di un'intrinseca saggezza della Natura. Il risultato è una piacevolissima miscellanea in cui ai giudizi morali si affiancano curiosità zoologiche ed episodi veri o fantasiosi, tratti dalle fonti più disparate.
Questa è la prima traduzione italiana completa di un testo di grande interesse storico-culturale che fu popolarissimo per molti secoli e rappresentò una fonte importante per i bestiari medievali.

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Conosci l'autore

Claudio Eliano

(Preneste 170 ca - Roma 235 ca) sofista e poligrafo romano. Scrisse in greco, cercando di imitare la semplicità dello stile attico. Di lui sono pervenuti il trattato Sulla natura degli animali, opera compilatoria in 17 libri, che riferiva un gran numero di curiosità sul comportamento degli animali, il compendio di una Storia varia in 14 libri, raccolta di aneddoti vari, e le Lettere rustiche, esercizi stilistici. Delle sue opere filosofiche ci sono giunti solo frammenti.

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