Nato in Urss

Un libro splendido, che disegna un quadro della vita quotidiana nell'Urss attraverso la descrizione dei suoi oggetti, dei suoi usi e costumi, dei suoi eroi nazionalpopolari. Un racconto semplice, ironico e appassionato, da avere assolutamente.

Le premesse erano interessanti, una voce dall'interno del regime sovietico, una voce del popolo sulla vita quotidiana, ma una voce critica anche se non portata all'eccesso come dissidente. Ma in fondo sono rimasto un po' deluso perché speravo in qualcosa di più organico ed armonioso ed invece la suddivisione in argomenti e capitoli ha frammentato eccessivamente la lettura, rimandando un quadro con tante piccole fotografie abbastanza banali e scontate. Quindi niente di nuovo, niente di interessante.

Me lo sto godendo. Ti fa capire come si è vissuto in Urss nella concretezza quotidiana (cosa si mangiava, beveva, che musica si ascoltava, quali fossero i miti pop, tv, film, cartoons) e come nella fine di quell'impero c'entra pure il proibizionismo alcolico del Gorbaciov astemio, dove la glasnost' è trasparente proprio come la triste acqua minerale.