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Anno edizione: 2018
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Mersault, il protagonista di questo romanzo, cerca la felicità in modo ossessivo e per raggiungere il suo scopo, il suo fine, non bada ai mezzi, anche quando si tratta di uccidere una sua conoscenza, Zagreus, per impossessarsi delle sue ricchezze e con il quale condivide la filosofia di vita: Avere tanti soldi per avere tempo per essere felici e per morire, di conseguenza, felici. Ma Zagreus, mentre era, a suo dire, al culmine della gioia, all’apoteosi, subisce un grave incidente e perde le gambe e ciò lo costringerà a passare il resto dei suoi giorni su di una sedia. In realtà, anche Mersault sembra non trovare pace se non, forse, al momento della morte. Mersault ha una esistenza mediocre ed è un disperato, un insoddisfatto e forse anche depresso, che cerca in tutti i modi di aggrapparsi a qualcosa. La felicità non appartiene a questo mondo e ciò che oggi ci rende tristi domani ci renderà felici, e viceversa, come ci ricorda Gibran. Forse solo la serenità e la pace d’animo è possibile perseguire e raggiungere stabilmente, magari attraverso la Fede, evitando i falsi miti. Ciò che manca a Mersault è, a mio avviso, una prospettiva trascendentale dell’esistenza, la Fede appunto. Ad ogni modo, la lettura de “La Morte Felice” non mi ha particolarmente entusiasmato, sarà per il senso di angoscia che pervade la storia di Mersault, sarà perché nel romanzo di romanzesco c’è poco; non è tanto un’opera quanto, piuttosto, un documento (così come dichiarato in appendice dal curatore dell’opera).
Forse l'opera più bella di Camus, insieme a "Lo Straniero" ed i taccuini "Estate ed altri saggi solari". Un libro stupendo, merita senza dubbio il 5.
Forse prima stesura de "Lo straniero", per certi versi secondo me migliore di quest'ultimo. Consigliatissimo.
Recensioni
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Patrice Mersault, il protagonista, crede, con la ricchezza, di poter controllare il tempo e si scopre, invece, incapace di entrare in rapporto attivo con il mondo e minato nel fisico dalla malattia. Morirà, malgrado tutto, felice, poiché "la felicità implica una scelta e all'interno di questa scelta, una volontà cosciente e lucida. Non la volontà della rinuncia, ma la volontà della felicità".
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