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Morte accidentale di un anarchico
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Morte accidentale di un anarchico - Dario Fo - copertina
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Morte accidentale di un anarchico

Descrizione


"Come ci è venuto in mente di allestite uno spettacolo legato al tema della strage di Stato? Anche in questo caso siamo stati spinti da una situazione di necessità. Durante la primavera del '70 gran parte del pubblico che assisteva ai nostri spettacoli... ci sollecitava a scrivere un intero testo sulla strage alla Banca dell'Agricoltura di Milano e sull'assassinio di Pinelli, che ne discutesse le cause e le conseguenze politiche. La ragione di questa richiesta era costituita dal pauroso vuoto d'informazione attorno al problema. Passato lo shock iniziale, la stampa taceva... Si aspettava che "luce venisse fatta". Aspettare, purché non si facesse caciara..." (Dario Fo e Franca Rame)
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Dettagli

2004
Tascabile
89 p., Brossura
9788806171209

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andricci
Recensioni: 4/5

Ironico e si legge d'un fiato.

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sasso
Recensioni: 4/5

Scritta come si sa sull'onda dello scandalo seguito alla morte - tutto tranne che accidentale - dell'anarchico Giuseppe "Pino" Pinelli avvenuta nella Questura di Milano tre giorni dopo la strage di Piazza Fontana, la pièce è ben costruita e funziona alla perfezione, convincendo il lettore sempre di più mano a mano che ci si addentra nella trama, e nelle trame, che avvolgono il caso. Certo, resta la voglia di vederlo rappresentato, così come resta l'invidia verso chi ha avuto la fortuna di vederlo interpretato dallo stesso autore. Ma anche la pagina scritta colpisce nel segno, anche perché ormai si sa che Dario Fo, al di là di qualche personaggio che costituisce un mero espediente teatrale (il Matto, il commissario Bertozzo) si è inventato davvero poco e con la rielaborazione di fatti e circostanze risultanti da documenti ufficiali riesce a farci ridere e incazzare come bestie. E quindi a pensare. Dario Fo ha ribattezzato questa sua pièce, con un'ironia che più amara non si può, una farsa. Tragica, come sempre in Italia, ma pur sempre farsa.

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Lorenzo
Recensioni: 5/5

un libro magnifico,scorrevole e divertente. l'ironia con cui viene rappresentata la vergognosa vicenda dell'omicidio di Pinelli sottolinea in modo pungente le contraddizioni e le ipocrisie del caso. Da leggere!

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Conosci l'autore

Dario Fo

1926, Leggiuno Sangiano, Varese

Attore e autore teatrale italiano. Premio Nobel per la Letteratura nel 1997.Dopo gli studi all’Accademia di Brera e le prime prove di teatro-cabaret (Il dito nell’occhio, 1953), ha scritto, diretto e interpretato testi in cui si fondono felicemente umorismo paradossale, comicità clownesca (derivata dalla tradizione popolare giullaresca e dalla Commedia dell’Arte) e satira politica: Settimo: ruba un po’ meno (1964), Morte accidentale di un anarchico (1971), Ci ragiono e canto (1972), Non si paga, non si paga (1974). Per i suoi monologhi (da Mistero buffo, 1969 e successivamente ampliato, a Johan Padan a la Descoverta de le Americhe, 1991, e Ruzante, 1995) ha inventato una vera e propria lingua, il grammelot, creativo ibrido dei diversi dialetti dell’Italia...

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