Morire è un attimo. La prima indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana

Massaua, porto sul Mar Rosso e perla della colonia dell’Eritrea italiana, 1935. Lontananza dalla madrepatria, vita di frontiera, contatto con la società indigena, un’atmosfera torbida e segnata da una certa mollezza trasformano imprenditori e funzionari metropolitani in mezzi avventurieri che trascinano stancamente le proprie giornate fra un caffè e un bordello. Anche il maggiore dei Reali Carabinieri Aldo Morosini si divide fra una stanca routine lavorativa, visite alla ‘casa’ di madame Chantal e le «veglie del triumvirato», come vengono chiamate le cene con gli amici Regazzoni, ufficiale medico, e Morandi, professore della scuola locale. Il 10 marzo la quotidianità di Aldo viene tuttavia sconvolta quando il piroscafo Genova attracca in rada, sbarcando una compagnia di teatranti, fra i quali Virginia, sua vecchia fiamma, e, nella stessa serata, il ricco commerciante Puricelli viene assassinato in modo cruento. Sulla scorta del pasticciaccio gaddiano molte firme del romanzo poliziesco nostrano contemporaneo hanno scelto di ambientare nel Ventennio le vicende delle proprie opere, dando spesso vita ad autentiche produzioni seriali: De Giovanni (commissario Ricciardi), Lucarelli (commissario De Luca), Sullam (maresciallo Russo), Lenzi (investigatore Astolfi), Di Maria (vicequestore Soretti), il binomio Mariani & Ronchi (commissario Neri) o la miscellanea «Sbirri di regime» che raccoglie 26 racconti di scrittori diversi, fra i quali G. Ballario, autore di «Morire è un attimo». La storia è narrata in forma autodiegetica, una soluzione narratologica non frequente nel giallo italiano e che sembra richiamare piuttosto l’hard-boiled statunitense, ma le somiglianze si limitano alla sola coincidenza fra protagonista e io narrante, perché poi l’A. sviluppa una trama lineare e una scrittura scorrevole, tendente a privilegiare descrizioni credibili ed efficaci di luoghi, costumi ed eventi storici e che produce un affascinante effetto immersivo ad esclusivo beneficio del lettore.

Ambientazione intrigante e accuratezza storica sono i pregi di questo romanzo, la storia gialla riserva delle sorprese, nel complesso è un libro godibile.

Scritto bene come tutti gli altri romanzi di Ballario.