La morale anarchica

Ciò che ho sempre trovato irritante negli anarchici è l'ingenuità del loro ottimismo riguardo alla natura umana. A pag 46 K dice che gli uomini, liberati dagli impacci dell'educazione, si evolverebbero naturalmente verso il bene, così come i bambini. E' vero esattamente il contrario: solo grazie all'antinaturale educazione si può fare degli uomini qualcosa di buono, perchè conforme alla natura umana non è il bene, ma il male ( Cioran scrive: " Poichè il gusto del male è innato, non si ha alcun bisogno di penare per acquisirlo. Il bambino esercita subito i suoi cattivi istinti, e con quale abilità, quale competenza, quale furia!"). Subito dopo, l'autore parla delle donne " tra le più povere e miserabili - e moralmente superiori ai tre quarti delle ricche donne borghesi". Invece, è proprio grazie alla cultura, permessa dagli agi, che può insinuarsi un briciolo di moralità; mentre la' dove le condizioni sono più dure, ecco che si fa strada la legge della giungla. Per convincersene, si legga la splendida prosa intitolata " Il dolce" ne " Lo spleen di Parigi", di C. Baudelaire.