Le montagne della follia

Romanzo breve capolavoro di fantascienza nera, forse un po' noioso ed eccessivamente didascalico nei primi capitoli, ma subito dopo l'opera spicca il volo in un turbinio avventuroso d'incubi mostruosi e alieni. Atmosfera magnifica, degna di un grande scrittore nel pieno della maturità artistica e stilistica, prosa di grande qualità, elegante, barocca ed molto efficace. Adesso anche questa casa editrice, così come tante altre, sdogana Lovecraft (per ovvi motivi commerciali, dato che il maestro a circa 80 anni dalla sua morte, vende come non mai) mettendolo accanto, nella stessa collana, a Dostojevski, Kafka, V.Woolf e tutti gli altri classici. Sarà pure una moda, ma di questi tempi chiunque pubblica Lovecraft, anche chi in passato non ha mai mostrato interesse verso il genio di Providence, ed anzi molto spesso per non dire sempre, si storceva il naso, si minimizzava, si sminuiva il valore artistico. Sovrapproduzione che prima o poi porterà inevitabilmente alla saturazione, si spremerà sino all'ultima goccia e poi si getterà via, come il pensiero industriale stesso insegna e forse fra due o tre generazioni si tornerà a cercare i racconti di Lovecraft, come ho fatto da ragazzo, nelle bancarelle dell'usato, perchè come temo, pochi editori si occuperanno di lui. Come ho scritto in altre recensioni su HPL, dalle mie parti si dice: Cento cani sopra un osso!