Il monastero stregato

Non conoscevo questo autore. Il romanzo, il primo che ho letto di van Gulik, mi è piaciuto per lo stile asciutto, l'ambientazione ben descritta, i personaggi. Interessante.

Il giudice Dee, colto da un uragano tra le montagne al confine con Han-Yuan trova rifugio, con le sue tre mogli, nel monastero taoista Nube Mattutina. Quivi apprende che l’anno prima tre fanciulle erano morte in modo delittuoso. Scopre pure una galleria degli orrori, dove statue grottesche rappresentano morti violente. Ma tra queste ce n’è una che perde sangue e si rivela essere una ragazza incatenata e torturata. Dee scopre che almeno cinque delitti sono stati perpetrati in loco. Alla fine scopre anche chi è l’assassino, che pagherà il fio sbranato da un orso rinchiuso nella stessa cella. Van Gulik svela che il personaggio è esistito tra il 630 e 700 dC. E ci lascia in eredità una breve poesia molto suggestiva: Morire è tornare a casa / tornare alla casa del proprio padre La goccia che torna al fiume / il grande fiume che scorre in eterno… Meravigliosa pillola di saggezza. Romanzo molto suggestivo che si legge d’un fiato senza riuscire a smettere. E’ straordinario come un olandese del nostro secolo riesca a descrivere atmosfere e suggestioni di un’epoca così remota e renderle attuali come se fossero accadute ai giorni nostri.

Nulla di che