La moglie di Dante

Un lavoro incredibile quello fatto dall’autrice per ricostruire fatti e personaggi di un epoca tramontata da 700 anni e per dare anima a una storia ormai sclerotizzata dai secoli accumulatisi uno dopo l’altro. Questa la qualità principale del libro, ma personalmente ho apprezzato anche lo spessore di un romanzo che si sviluppa comunque in una trama avvincente. Se qualche sbavatura c’è, è forse nel finale dove Dante si trova a fare la figura del romanticone dopo che per tutta la vita si è dimostrato tutt’altro. Per questo motivo tolgo una stella. Ma ne restano pur sempre 4.

Ho iniziato il libro spinta dalle recensioni positive, ma purtroppo non riesco a unirmi alla scia di entusiasmo. Il libro scorre abbastanza bene nella prima sezione e in parte della seconda ma poi, per stare dietro a tutto l'arco temporale della vita di Gemma, prende un ritmo singhiozzante che risulta difficoltoso da seguire. Più che il seguirsi di una storia diventa un susseguirsi di tanti piccoli (spesso poco significativi) episodi. C'è poi tutto lo sciorinamento di personalità della Firenze dell'epoca che sì, possono essere interessanti, ma in misura moderata... A livello di caratterizzazione Gemma risulta molto più realistica nella prima sezione, mentre dopo il matrimonio diventa una piatta narratrice. I personaggi meglio descritti sono sicuramente Dante e Corso. E' un peccato perchè il libro avrebbe avuto un grande potenziale...

Ancora una volta Marina Marazza si conferma una brava autrice di romanzi storici. Stile di scrittura ricercato ma accessibile a tutti, storia convincenti e ottima ricostruzione del contesto storico. Perdonaggi molto credibili. Consigliato