Modus operandi

Non si dovrebbe mai giudicare uno scrittore senza averne prima letta l'opera omnia. Mario Campanella è straordinario autore di saggi, ma il thriller non è nelle sue corde. O meglio, lo sarebbe stato, se fosse stato affiancato da un editor. Quando per la prima volta ci si cimenta in un genere letterario, può capitare che il risultato non sia dei migliori! È capitato anche ai grandi. Bernanos sbaglia clamorosamente con "Un Delitto", sua incursione nel genere noir, per esempio, ma resta l'indimenticabile autore di "Sotto Il Sole di Satana". Alla luce delle altre opere, ben più complesse e importanti, a me l'autore di Modus Operandi piace. La trama di questo thriller è molto raffinata e interessante e il finale nient'affatto scontato!L'editore Pellegrini dovrebbe revisionarlo e ristamparlo, per rispetto al lettore e all'autore.

Non avevo mai scritto recensioni su questo sito prima, mi tocca farlo ora perché vedere 5/5 assegnato (in maniera sospetta da "due" utenti alquanto singolari...) a questo orrore mi tocca profondamente. Come giallo/thriller in sé è scadente, scritto male e sviluppato peggio (le indagini sfondano il muro della sospensione dell'incredulità). Paga anche l'assenza di un editor, che avrebbe quantomeno evitato gli sconci più clamorosi (personaggi che cambiano nome, personaggi che appaiono dal nulla ma hanno già "interagito" col protagonista all'insaputa del povero lettore, dialoghi al limite del surreale in cui non si capisce chi siano gli interlocutori e quando parli l'uno o l'altro...). Considerato anche il prezzo (ma sarebbe sconsigliato anche se venduto ad un euro) tenetevene alla larga.

E' un giallo che meriterebbe di diventare un film