Il mistero di Cnosso

scheda di Roda, S., L'Indice 1992, n.10

Esiste - è inutile negarlo - in alcuni settori del mondo editoriale una tendenza diffusa e deprecabile a presentare opere di ricostruzione storica che formulano proposte innovative in merito a periodi fatti o situazioni complessi e scarsamente documentati dell'antichità, come definitive risoluzioni di misteri chiave. Si tratta come è ovvio di un espediente per sollecitare l'attenzione di un numero maggiore di potenziali lettori attraverso il palese ammiccamento nei confronti della fastidiosa e pervasiva melassa delle mode esotico-esoteriche: un peccato che sembrerebbe veniale se non desse luogo spesso a un'informazione gravemente distorta circa i contenuti delle opere che vengono proposte. In buona misura tutto ciò si verifica anche per il lavoro di R. Castleden "The Knossos Labyrinth. A New View of the "Palace of Minos" at Knossos", pubblicato a Londra e New York nel 1990 e che compare ora in edizione italiana. Sia nel titolo modificato rispetto all'originale sia nella presentazione di quarta di copertina giocando esclusivamente sul tema del mistero e del suo disvelamento si finisce per fare un cattivo servizio all'autore: in effetti il libro di Castleden, un'onesta e documentata ricerca sul palazzo di Cnosso condotta in una sorta di costante e rispettoso contraddittorio con l'autorità di Evans, non vale tanto per la nuova soluzione interpretativa proposta (il "Palazzo di Minosse" non sarebbe una dimora reale ma un tempio) la quale - pur plausibile - lascia ancora spazio a dubbi e obiezioni fondate, quanto piuttosto per la chiarezza espositiva e per la precisione e l'ampiezza descrittiva, entrambe costruite su una solida base bibliografica che ne fanno il più aggiornato strumento di approccio e di guida oggi disponibile a uno dei più significativi monumenti del mondo pregreco.