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Mio miao. Il mio unico specialissimo gatto - Sandol Stoddart,Remy Charlip - copertina
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Mio miao. Il mio unico specialissimo gatto - Sandol Stoddart,Remy Charlip - copertina

Descrizione


Un bambino e un gatto. Il "suo" gatto. Il racconto delle cure amorevoli, delle mille attenzioni, dei divertenti giochi ai quali, inspiegabilmente, il "suo" gatto sempre si sottrae. "Tu sei mio" gli dice il bambino. "Vieni qui, fai così, dimmi di sì. Io decido come stai, cosa fai, quando vai e quando resti. Se mi piaci o se mi stressi. Gioca con me! Adesso dormi! E ora... salta! Fermo! Dove scappi?". È cosa risaputa: si può 'avere' un cane, o un criceto, ma un gatto no. I gatti non si fanno possedere, non si fanno mettere i piedi in testa, né si fanno coccolare a comando... ma sanno cosa amare e, soprattutto, come farsi amare. Infinite sono le meraviglie che il gatto svela al "suo" bambino: annusare i prati, arrampicarsi sugli alberi, fingersi tigre per poi a sera accoccolarsi, libero, ai piedi del letto. Età di lettura: da 4 anni.
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Dettagli

2012
1 gennaio 2012
48 p., ill. , Rilegato
9788896806210

Voce della critica

Il sottotitolo fissa perfettamente le coordinate della storia e del gioco di movimenti e sentimenti che si svolge entro il suo perimetro. Chi possiede (o meglio, abita con) un gatto o ha un/a figlio/a o nipote con annesso felino sa bene di che cosa si parla. Un bambino vorrebbe essere padre-padrone, dominus esclusivo seppure affettuosissimo del suo amico a quattro zampe, farlo giocare e ottenere coccole e fusa a comando, vestirlo con berrettini e maglioncini (fastidiosissimi per il riluttante indossatore), farlo dormire in carrozzina e portarlo in giro. Ma il micio rivendica la sua assoluta e incondizionata autonomia e libertà di essere vivente che dorme, gioca, salta, esplora, si nasconde, va a caccia come una tigre, miagola a suo piacimento: "Io sono Mio, Miao, MiMiao, Mirimiao". Ma, venuta sera, quatto quatto salta leggero sul lettino dell'amico a due zampe e si addormenta ai suoi piedi condividendo sogni uguali e diversi. È questo un bellissimo albo "animalista" come pochi, perché senza dirlo afferma e fa capire che un gatto (come un cane, un criceto, un coniglio, qualsiasi amico non umano) non è un giocattolo usa e getta o un oggetto di consumo, ma un pari che chiede rispetto oltre che amicizia e amore. Sulle pagine, poche parole, ben riscritte e adattate da Francesca Lazzarato con felici intuizioni e assonanze, in stampatello grande per apprendisti lettori, vengono disposte da Remy Charlip, coreografo, performer, designer, illustratore e scrittore, sommo artista, su sfondi colorati vivacissimi, con un bilanciamento sapiente di pieni e vuoti, in cui le silhouette dei due protagonisti si muovono e incontrano come attori unici di un teatrino grande come la vita, la crescita, gli affetti, le emozioni. Da tre anni. Fernando Rotondo

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Conosci l'autore

Remy Charlip

1929, Brooklyn, NY

Ha studiato arte presso la Straubenmuller Textile High School, a Manhattan, e alla Cooper Union, diplomandosi nel 1949. Negli anni sessanta Charlip ha creato una forma di coreografia originale, da lui soprannominata "danza della posta aerea". Lui mandava un set di disegni ad una compagnia di danza, e i ballerini sceglievano l'ordine delle posizioni e creavano le transizioni e il contesto. Ha poi danzato con John Cage, ed è stato fra i fondatori della compagnia di danza di Merce Cunningham, per la quale ha anche progettato le scenografie e i costumi. È stato cofondatore la compagnia dei "Paper Bag Players" e ha fatto molti altri lavori teatrali. Ha vinto due volte il Village Voice Obie Award, tre volte il New York Times best illustrated book of the year. Ha scritto e illustrato...

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