Mio cugino il fascista

Un libro che non puoi smetteredi leggere sino all'ultima pagina!A molti può ricordare un periodo vissuto e sofferto, ad altri può raccontare una storia avvincente e piena di sorprese.Ottimo all'autore!

Che piacevole sorpresa!! Spero scriva presto qualcos'altro.

Da dove è sbucato fuori questo Ciampi, omonimo dell'ex-presidente? L'ho visto citato fra i vincitori del Festival del Primo Romanzo (Cuneo), e ho trovato il volume - unica copia disponibile e dimenticata- sullo scaffale di una grossa libreria.Sono stato fortunato. Non ci si crede che è il primo lavoro. La costruzione è complessa ma la narrazione fluisce agile, l'io narrante non vuole scrivere come uno scrittore, quindi lo fa con un italiano molto piano e lineare, eppure...ti incolla alla lettura dalla prima all'ultima pagina. Sono 350, e me le sono "bevute" in due giorni. C'è una documentazione storica forte alla base, ma non viene fatta pesare.Si capisce che Ciampi è antifascista, ma senza odio. I personaggi sono incredibilmente vivi, reali, soprattutto nelle loro debolezze. Una bellissima storia di guerra , di amore, e di amicizia. Il vero protagonista è Alex, il "cugino" fascista: uno strano miscuglio di sfrontatezza e di umanità, uno che conosce il dubbio ma non il tradimento. Uno che paga di persona. Dispiace che alla fine non ce la faccia a sopravvivere. I personaggi femminili li ho trovati eccezionali. E' uno dei più bei romanzi italiani che abbia letto negli ultimi anni. Peccato solo la scarsa cura dell'"editor". Complimenti. Rino